Milano, 14 ottobre 2024
- Si è conclusa con successo l'
Infrastructure Academy di
Hilti Italia,
la conferenza dedicata
all'innovazione infrastrutturale nel mercato delle costruzioni, organizzata in collaborazione con
AIS (Associazione Infrastrutture Sostenibili).
Questa terza edizione si è focalizzata su
temi di grande attualità come
digitalizzazione, innovazione e sostenibilità. La giornata ha previsto
due tavole rotonde e diversi
case studies che hanno evidenziato come
progetti e
cantieri sostenibili possano al contempo garantire
produttività e sicurezza nel settore delle infrastrutture. Fra gli speaker hanno preso parte attiva rappresentanti di realtà come
ANAS, STUDIO SPERI, ICMQ, SINA, ASPI, AMPLIA Infrastructure, ITALFERR, ANCE Roma e TELT.
“
L'Infrastructure Academy di Hilti punta ad essere il luogo d'incontro dove esperienze, dati e
conoscenze convergono in un'ottica di sinergie, con l'obiettivo di apportare un cambiamento
positivo e duraturo nel mondo delle infrastrutture. Esplorare nuove soluzioni assieme ai nostri Partner e Clienti ci proietta verso un futuro delle costruzioni sempre più sostenibile”,
dichiara l'AD di Hilti Italia, Alessandro Savino.
La sostenibilità è cosa viva: l'attuazione attraverso una convergenza
di pratiche La sostenibilità nell'ambito delle infrastrutture è cosa viva e va “esercitata” tutti i giorni, grazie ad una pragmatica convergenza di pratiche, emerse durante l'Infrastructure Academy:
- i Protocolli, veri e propri abilitatori, come per esempio ENVISION ® . Un sistema di rating
che permette di valutare la sostenibilità di tutte le tipologie di infrastrutture, di
qualsiasi dimensione e tipologia, a 360° e attraverso tutto il ciclo di vita dell'opera,
dalla sua pianificazione e progettazione, alla realizzazione, fino all'operation e al fine
vita. Il protocollo spinge verso un approccio olistico alla sostenibilità guardando a
tutti gli aspetti che sono interconnessi tra loro. Sposta così la visione dalla
valutazione dei soli aspetti ambientali (che in Italia sono quelli maggiormente normati)
ed include quelli sociali, di confronto con la comunità, di resilienza dell'opera, di
valutazione economica, anche in relazione alla creazione dell'indotto in uno specifico
contesto.
- Le Metodologie e le Certificazioni, come LCA (Life Cycle Assesment) ed EPD
(Environmental Product Declaration). LCA è in grado di misurare l'impatto ambientale
di un'opera lungo tutto il suo ciclo di vita, dalla produzione dei materiali alla costruzione,
dall'uso alla manutenzione, fino alla dismissione e permette di individuare strategie più
sostenibili, riducendo l'impronta ecologica delle infrastrutture. EPD è un'etichetta
ambientale di tipo III, conforme agli standard ISO che si basa sui risultati dell'LCA e
fornisce informazioni trasparenti e verificabili sull'impatto ambientale di un prodotto lungo
il suo ciclo di vita, rendendo anche possibile il confronto di prodotti simili.
- I Position Paper di AIS (Associazione Infrastrutture Sostenibili), documenti di indirizzo
metodologico a disposizione di progettisti e imprese che consentono di individuare gli
obiettivi di sostenibilità e definire le strategie, sia nei singoli aspetti, che più in generale
rispetto al cantiere nel suo insieme. Inoltre, grazie all'elaborazione di metriche e
punteggi permettono di valutare in quale classe di sostenibilità̀ si colloca l'opera.
- La Digitalizzazione, un potenziale facilitatore strategico per migliorare sia la produttività
che la sostenibilità dei cantieri e delle opere. Secondo un recente studio CRESME, negli
ultimi 30 anni la produttività nell'ambito dell'edilizia è diminuita di 20 punti. La
digitalizzazione, attraverso ad esempio BIM e pre-industrializzazione, offre grandi
opportunità di cambiamento.
- La Comunicazione con la comunità: Nel rapporto di KPMG Emerging Trends in
Infrastructure, si evidenziava il crescente ruolo dei cittadini e degli stakeholder sociali
rispetto alle scelte e ai processi decisionali, progettuali e costruttivi di opere ad alto
impatto sui territori. Secondo il report “la consapevolezza e l'interesse pubblico nei
confronti della resilienza e della sicurezza delle infrastrutture non è mai stata così alta.”
La “territorializzazione dell'opera”, attraverso la costruzione di un dialogo con il
territorio e politiche di inclusione per il benessere della comunità diventa pertanto
un fattore strategico.
“La sostenibilità, oggi, rappresenta una delle sfide più complesse e al contempo stimolanti per aziende come Hilti, che operano in un settore tradizionalmente ad alta intensità di risorse come quello delle costruzioni. La sfida è duplice e coinvolge sia aspetti operativi e tecnologici, sia questioni di natura strategica e culturale. La sostenibilità, infatti, non è solo una questione di materiali e tecnologie, ma anche culturale e richiede un cambiamento di mentalità” evidenzia Veronica Pirovano, Head of Sales di Hilti Italia.
Pensiero, progetto, cantiere e opera finale devono nascere sostenibili e continuare ad
esserlo per l'intero ciclo di vita dell'infrastruttura. È innegabile che la sostenibilità abbia
sia un valore che un costo aggiuntivo per le imprese, stimato tra il 4% e il 6% dei ricavi,
secondo uno studio ANCE. L'idea che investire nelle pratiche sostenibili implichi maggiori costi è una percezione comune e diffusa, ma a lungo termine questa scelta si rivela proficua.
Ottimizzando gli investimenti lungo tutta la catena del valore e nel rispetto delle normative, le ,imprese possono ridurre notevolmente interruzioni, rallentamenti e penali. Tutto questo si traduce in una gestione dei cantieri più efficiente e in un maggiore ritorno economico. Un
cambio di paradigma che richiede tempo e l'impegno di tutti.
“Operare nel settore dell'edilizia e delle infrastrutture è un privilegio”, conclude Luigi
Ancona, Sales Director di Hilti Italia, che sottolinea come “questo lavoro ci permette di creare
e vivere opere che durano oltre la nostra vita. Costruire per il futuro non può prescindere da due principi fondamentali: la consapevolezza e la generosità. Abbiamo la responsabilità di costruire in modo sostenibile, per generare valore per i territori. Solo attraverso una riflessione profonda sull'impatto ambientale e sociale possiamo generare un valore duraturo. La sostenibilità diventa così non solo un obiettivo, ma un impegno collettivo del settore verso un domani migliore”.
Media contact:
Serena Salvati – serena.salvati@omnicomprgroup.com – tel +39 02 62411911
Alessandra Fremondi – alessandra.fremondi@omnicomprgroup.com - cell +39 375 7315330
Federica Cosmo - federica.cosmo@omnicomprgroup.com – cell. +39 324 0009990
Marcello Laugelli - marcello.laugelli@omnicomprgroup.com
Chiara Piccini – chiara.piccini@hilti.com
HILTI
Il Gruppo Hilti fornisce all'industria mondiale delle costruzioni e dell'energia prodotti, sistemi, software e servizi tecnologicamente all'avanguardia. Con circa 34.000 dipendenti in oltre 120 paesi, l'azienda è sinonimo di relazioni dirette con i clienti, qualità e innovazione. Hilti ha generato un fatturato annuo di oltre 6,5 miliardi di CHF nel 2023. La sede del gruppo Hilti si trova a Schaan, Liechtenstein, sin dalla sua fondazione nel 1941. L'azienda è di proprietà privata della Martin Hilti Family Trust, che ne garantisce la continuità a lungo termine. L'obiettivo del Gruppo Hilti è Making Construction Better, grazie alla passione del suo team e ad una cultura attenta, inclusiva e orientata alle prestazioni. L'azienda è presente in Italia da 70 anni con sede centrale a Sesto San Giovanni, nel milanese, e conta 70 Hilti store sul territorio nazionale.
Associazione Infrastrutture Sostenibili (AIS)
L'Associazione Infrastrutture Sostenibili (AIS) promuove la diffusione della cultura della progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture secondo criteri di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Attraverso studi, ricerche, seminari e convegni, AIS sensibilizza l'intera filiera delle infrastrutture nell'applicazione di strumenti e metodologie
innovative. L'Associazione si impegna a sostenere la digitalizzazione e soluzioni tecnologiche avanzate, contribuendo a una pianificazione coerente con gli obiettivi dell'ONU e dell'European Green Deal. AIS si caratterizza come un Think Tank di eccellenza, interlocutore autorevole per istituzioni pubbliche e private, e mira a diffondere una
cultura della sostenibilità in Italia.
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