In Italia, oltre il 22% degli edifici risulta in stato di conservazione mediocre o pessimo e si stimano all'incirca 1500 Km di viadotti, ponti e gallerie da sottoporre a monitoraggio in quanto soggetti ad un invecchiamento delle strutture e prossimi al fine vita. Ne sono purtroppo conferma i recenti crolli di due ponti ad Annone Brianza e Fossano.
Si fa quindi sempre più forte l’esigenza di fare riferimento a tecnologie in grado di prevenire e monitorare l’edilizia: con questo scopo è nata Sysdev Srl, azienda italiana che propone una soluzione innovativa, SHBox™, per il monitoraggio strutturale (Structural Health Monitoring - SHM) basata sul paradigma Internet of Things.
SHBox™ è la prima “Scatola nera delle infrastrutture” che consente di controllare lo stato di salute degli edifici, ossia monitorare in tempo reale oscillazioni, cedimenti e variazioni strutturali attraverso l’impiego di sensori strutturali wireless, di infrastrutture di rete per la raccolta dei dati (gateway) e di una piattaforma cloud per l’elaborazione e l’archiviazione pluridecennale dei dati.
COME FUNZIONA LA TECNOLOGIA SYSDEV
Basati sul paradigma IoT (Internet of Things), i sensori progettati da Sysdev sono dispiegabili in numero elevato e sono caratterizzati da basso costo, dimensioni ridotte e facilità di installazione e minimo consumo energetico. Una volta applicati sulle strutture, sono in grado di percepirne ogni movimento e vibrazione e, grazie a trasmettitori a lunga portata, di segnalare in tempo reale eventuali anomalie o criticità, garantendo un controllo capillare e costante. I dati forniti possono essere aggregati ed elaborati direttamente tramite una piattaforma cloud, in modo tale da ricostruire il digital twin, l’immagine digitale dell’ambiente reale monitorato. In più, l’utente può scegliere quali parametri privilegiare per una specifica analisi (deformazione, temperatura, inclinazione, evento sismico).
“Con la tecnologia SHBox™ di Sysdev è possibile valutare l’integrità di una struttura anche a distanza, in tempo reale e con grande risoluzione, grazie al numero di sensori utilizzati, senza bisogno di modelli matematici della struttura, costosi o impossibili da elaborare”, spiega Marco Bonvino, CEO di Sysdev. “Inoltre, con la visualizzazione grafica dei sensori su modello 3D navigabile della struttura si può avere una visione complessiva e immediata dello stato di salute strutturale. Questo permette anche di lavorare per migliorare la resilienza del territorio artificiale, cioè la capacità di un’area di tornare funzionale dopo un evento catastrofico”.
La tecnologia Sysdev si può rivelare quindi fondamentale per supportare il coordinamento dei soccorsi in caso di evento catastrofico ma anche e soprattutto per prevenire situazioni di emergenza, rappresentando uno strumento indispensabile per i gestori di edifici pubblici e storici, di infrastrutture strategiche come aeroporti e stazioni o di infrastrutture di comunicazione come autostrade e ferrovie per la manutenzione a distanza e l’intervento preventivo. In particolare, nei territori in cui il rischio terremoti è più elevato, i sensori Internet of Things consentono di capire cosa è successo alla costruzione e di valutarne l’agibilità senza mettere a rischio gli operatori.
La “scatola nera” che monitora le strutture
Per ponti e case in sicurezza