Holcim Italia
La torre Libeskind sarà alta circa 175 metri, si svilupperà su 28 piani ed è caratterizzata dalla forma curva, con il nucleo di distribuzione verticale prismatico, che in parte fuoriesce dalla sagoma e dalla Corona posta sulla sommità caratterizzata da un volume vetrato le cui linee geometriche completano l’andamento sferico che caratterizza il concept della torre. Sarà il nuovo headquarter di Pricewaterhousecooper a Milano ed ospiterà circa 3.000 lavoratori.
“Il Curvo”, come è soprannominato l’edificio di Libeskind è l’ultima delle tre torri del quartiere Citylife, torri che costituiscono un nuovo landmark per Milano e che fanno parte di uno dei maggiori progetti di riqualificazione in Europa.
Torre Hadid, svetta sotto gli occhi di tutti nel quartiere Citylife, sede di Generali e oggetto di eventi e di manifestazione turistiche e culturali. Guardiamo invece quello che sta dietro le quinte attraverso una visita nel cantiere di Torre Libeskind, la terza delle tre torri del quartiere, la cui costruzione procede con la media di un solaio ogni 5 giorni ed è giunta già al 17° piano. A livello dell’atrio è già iniziato il lavoro di assemblaggio degli elementi vetrati di facciata, cellule in vetro e alluminio preverniciato.
Così come per Torre Hadid e per il podio del nuovo quartiere cittadino, Holcim Aggregati Calcestruzzi, appartenente al 100% ad Holcim (Italia), fornisce il calcestruzzo per realizzare questa imponente struttura. La forza del gruppo consente di fornire creare sinergie con le altre aree di business in modo da fornire un prodotto altamente controllato e garantito realizzato con cemento e aggregati Holcim.
Si tratta di oltre 65.000 mc che vanno ad aggiungersi a quelli già forniti per il getto della fondazione e dei due piani di parcheggi sotterranei.
Il getto della fondazione era risultato particolarmente complesso: 6000 m3 gettati in continuo in sole 30 ore. Una base esagonale non regolare di dimensioni massime 66m x 40m ed altezza 2,50 m per cui sono stati pompati quasi 6.000 m3 di calcestruzzo a basso calore di idratazione in C 32/40 con uno slump assimilabile a quello di un SCC. Questo prodotto è stato appositamente studiato e realizzato per contrastare il rischio di fessurazione, che caratterizza getti imponenti di platee di fondazione molto spesse. Il mix design prevede l’utilizzo di cemento pozzolanico 32.5R IV/A, cemento che, per le sue caratteristiche, permette appunto di tenere sotto controllo il calore d’idratazione causa di fessurazioni.
Gli aspetti peculiari per realizzare una struttura di fondazione di questo tipo sono sicuramente legati all’organizzazione pre - getto che deve tenere conto di tutti gli aspetti fondamentali: la sicurezza, logistica di viabilità del cantiere, l’organizzazione del personale, degli impianti e delle cave coinvolte per la produzione del calcestruzzo. In questo caso sono stati coinvolti 3 impianti di calcestruzzo, 3 cave di aggregati, 1 impianto di produzione cemento(Merone), 3 pompe di calcestruzzo con braccio da 50 metri,45-47 betoniere per turno,18 mezzi per il trasporto di aggregati per turno,9 mezzi per il trasporto cemento per turno e oltre 100 persone.
Per i pilastri, i solai e i nuclei si va da un C 32/40 (solai) a un C 45/55 e 60.
“In particolare i calcestruzzi che Holcim Aggregati Calcestruzzi sta fornendo adesso sono studiati per essere pompati ad alta quota e per sviluppare una resistenza elevata alle brevi stagionature per anticipare il disarmo” spiega Calogero Santamaria, Amministratore Delegato di Holcim Aggregati Calcestruzzi. “Il calcestruzzo viene sempre più utilizzato per gli edifici alti in primo luogo per motivi di resistenza al fuoco e quindi sicurezza. Oltre a quanto sopra ci sono motivi tecnici in quanto soprattutto negli ultimi anni si è sviluppata la tecnologia del prodotto calcestruzzo che può raggiungere resistenze a compressione elevatissime che permette di snellire le strutture portanti” continua l’Ing. Santamaria.
Torre Libeskind in cantiere
Entro fine anno terminata la parte strutturale realizzata in calcestruzzo Holcim