Dopo una necessaria fase di conoscenza dell’edificio, sviluppata secondo la metodologia e i criteri chiariti nella prima parte del contributo (Structural 229), questo articolo illustra attraverso una descrizione critica, lo stato di danno in seguito al sisma del 2012.
L’ultimo numero di questa serie di articoli intende descrivere dove reperire alcuni cataloghi della sismicità storica che contengono molte informazioni utili ai progettisti. Questa conoscenza è un bagaglio che il mondo intero invidia all’Italia e che sarebbe davvero un peccato se non venisse sfruttato dai progettisti.
Una delle problematiche principali degli edifici in legno è rappresentata dal nodo di attacco alle base delle pareti sulla struttura di fondazione. In questo articolo si affronta e si approfondisce il problema da un punto di vista generale per poi analizzare le varie soluzioni attualmente proposte nel panorama delle costruzioni in legno.
L'articolo costituisce un approfondimento normativo analizzando le parti delle NTC2018 che trattano dei requisiti fondamentali e propone alcuni spunti per un loro più logico inserimento nel futuro contesto normativo.
Nella sezione MAGAZINE è disponibile il nuovo numero di Structural con contributi sui seguenti temi: DPR 380 e Norme Tecniche per le costruzioni; Edifici in legno e soluzioni prefabbricate per gli attacchi da terra; Note di sismologia applicata e breve excursus sulla storia della sismica e la contemporanea progettazione antisismica; Rilievo critico del danno post sisma alla chiesa di San Paolo a Mirabello.
Questo articolo tratta delle Travi PREM, un elemento strutturale originale, brevettato nel lontano 1964 in Italia e preso in considerazione dalle Norme Tecniche italiane solo nell’edizione del 2008, sebbene milioni e milioni di metri siano stati posati in migliaia di cantieri negli ultimi 56 anni.
Il contributo illustra attraverso alcuni esempi come i parametri che determinano il comportamento dinamico di una struttura (frequenze, forme e smorzamenti modali) possano essere ottenuti anche con poche risorse strumentali e software e come vadano evitati alcuni comuni problemi interpretativi.
L'articolo presenta i risultati di un’ispezione condotta nel 2016 su alcuni edifici del complesso dei Collegi Universitari di Urbino, con l’obiettivo di investigare i fenomeni di degrado degli elementi in c.a. e di formulare delle ipotesi sulle cause e sui possibili metodi di intervento. L’ispezione, ancorché limitata a pochi elementi e a poche indagini, ha permesso di evidenziare che la corrosione da carbonatazione è la principale causa di degrado in atto su questi elementi.
Il metodo dell’Indice di Qualità Muraria (IQM) per la valutazione della qualità meccanica delle murature è nato nel 2002, presso l’Università di Perugia, ed è stato perfezionato nel corso degli anni successivi grazie anche alle ricerche condotte in ambito ReLUIS. Esso si basa su un esame visivo dei paramenti e della sezione di un pannello murario, con lo scopo di verificare il grado di rispetto delle regole dell’arte muraria.
Pubblicato nella sezione MAGAZINE il nuovo numero di Structural con contributi sui seguenti temi: IQM_Indice di Qualità Muraria per lo studio di murature storiche sotto l'effetto del sisma, un caso applicativo del metodo IQM sulla Chiesa di San Paolo a Mirabello, l'analisi del degrado degli elementi in c.a. nello studio condotto presso i Collegi universitari di Urbino, note di sismologia applicata con attenzione alla caratterizzazione dinamica delle strutture e nello specifico dei ponti, l'evoluzione delle Travi PREM attraverso l'analisi degli sviluppi tecnici, tecnologici e normativi.
Nell'articolo si passa a vaglio critico e fisico-matematico-geometrico la formula per la verifica della visibilità riportata nelle “Norme CONI per l’impiantistica sportiva n° 1379 – Delibera del 25 giugno 2008”.
L’articolo affronta il tema della riduzione della vulnerabilità sismica degli edifici industriali storici in muratura, caratterizzati da ampi spazi interni, di notevole altezza, provvisti di una copertura tradizionale in legno a falde inclinate.
La parte più superficiale della Terra è raramente costituita dal quel substrato roccioso che abbiamo descritto in precedenza (vedi Structural 224 e 225). Più spesso, tale coltre superficiale è costituita da sedimenti (argille, limi, sabbie, ghiaie) o rocce alterate e, in generale, meno rigide del basamento.
L'articolo si pone l’obiettivo di valutare, attraverso un approccio prestazionale probabilistico, se le prescrizioni fornite dalle normative richiamate sono in grado di garantire una vita di servizio di 50 anni per strutture in calcestruzzo armato, soggette a corrosione da carbonatazione esposte all’esterno, in ambiente riparato dalla pioggia, che corrisponde alla classe di esposizione XC3 così come definito nella UNI EN 206.
L'antica città di Pompei rappresenta una testimonianza unica dal punto di vista storico, antropologico, urbano e architettonico. La città presenta oggi significativi problemi di conservazione, riconducibili al naturale decadimento dei materiali che costituiscono le strutture ed alla vulnerabilità sismica. L'articolo illustra il progetto, recentemente sviluppato dagli autori, per la messa in sicurezza delle Regiones I, II e III di Pompei.
Pubblicato nella sezione MAGAZINE il nuovo numero di Structural dedicato ai seguenti temi: interventi di consolidamento strutturale nel sito archeologico di Pompei; durabilità e prescrizioni normative in relazione al tipo di cemento; caratterizzazione dinamica dei terreni; vulnerabilità sismica per edifici di archeologia industriale; progettazione di tribune per gli stadi, impianti sportivi e auditori.