ph. E. Caviola
La nuove strutture direzionali di Fieramilano a Rho, progettate dallo studio 5+1AA Alfonso Femia Gianluca Peluffo con Jean-Baptiste Pietri Architectes, s’inseriscono in un contesto d’insieme, quello dell’area del Nord-Ovest milanese, destinato a fungere da stimolo allo sviluppo ed al mutamento architettonico di una parte importante della città lombarda.
L’edificio, sviluppato in tre anni e realizzato in sedici mesi, si articola seguendo indirizzi del tutto inaspettati: dal basamento, rialzato rispetto al piano della strada, al giardino verticale che incornicia il quadro delle nuove strutture.
La proposta duplice di unione e divisione di due edifici, che corrono lungo linee che talora si toccano e talaltra si allontanano, rispecchia pienamente l’obiettivo razionale che si pone alla base dell’opera, ovvero creare un’unica location per alcune delle società del Gruppo Fieramilano, prima dislocate in sedi differenti. Si profila una Torre, alta 50 metri, lunga 132 e profonda 16, che segue un criterio compositivo classico: basamento, elevazione e coronamento; il primo accoglie e separa i flussi di persone e l’interpiano a doppia altezza crea una sospensione; all’ultimo piano, oltre al tetto-giardino sono presenti una piattaforma di 25 metri di diametro per l’atterraggio degli elicotteri e un impianto fotovoltaico.
La posizione, prossima all’ingresso di Fieramilano e ben visibile ai viaggiatori che percorrono la tangenziale ovest, assicura al progetto un ruolo da protagonista nell’architettura contemporanea della città ed in particolare in questa zona del capoluogo lombardo che è ormai considerata il “parco delle architetture” di Fieramilano.
Un edificio in movimento continuo grazie alle scelte architettoniche e realizzative: le linee pulite ed armoniche della struttura si combinano intelligentemente con una scelta materica esclusiva. Oro, scelta cromatica che ricerca il rapporto continuo con la luce naturale, che sfuma fino a svelare la purezza della luce riflessa nei vetri delle facciate, anima ed essenza dell’edificio. Le scelte progettuali hanno indubbiamente tenuto conto del comfort visivo, con una ottimizzazione del livello di illuminazione, come pure di quello acustico, con ottime finiture interne ed esterne, dai materiali delle partizioni interne opache e vetrate ai serramenti esterni. L’approccio fortemente integrato del progetto permette infatti a questo edificio il raggiungimento della classe energetica A. Anche in questo progetto, le strutture in acciaio hanno garantito una precisione progettuale indispensabile per la realizzazione di un'opera che vuole essere preziosa e soprattutto una velocità di posa, elemento richiesto dal bando di concorso.
Realizzate da Stahlbau Pichler, le strutture in acciaio mostrano una straordinaria capacità di dialogare con la luce, creando effetti ottici inaspettati: i confini dell’edificio sembrano scomporsi e sgranarsi assorbendo i raggi del sole ed “evaporando” nel cielo.
Capacità ingegneristiche e precisione progettuale sono il sostegno di questa opera che si mostra pregna di lirismo creativo. Questo grattacielo orizzontale è stato realizzato con colonne pendolari (semplicemente compresse) di sezione ad “H” e con travi in semplice appoggio, realizzate con profili composti da lamiere ad ali differenziate (progetto strutturale Iquadro Migliaro-Romano).
Lastre alveolari precompresse di altezza 30 cm e getto collaborante in calcestruzzo di spessore 5 cm sono state utilizzate nella composizione dei solai. Queste lastre prefabbricate sono incassate tra le travi in acciaio ad ali differenziate con appoggio sull’ala inferiore più larga. In questo modo si è realizzato un sistema “slim floor” con un pacchetto di solaio risultante di spessore minimo compatibilmente a luci e carichi di progetto.
Questa configurazione permette di alloggiare infatti i pannelli di solaio direttamente sulla flangia inferiore della trave, concretizzando così un solaio ottimale per resistenza ed ingombro ridotto. La stabilità globale nei confronti dei fenomeni con azione orizzontale, quali vento e sismi, è garantita dai nuclei scale-ascensori in calcestruzzo ai quali queste azioni sono trasferite dai solai infinitamente rigidi.
Decisamente interessante dal punto di vista strutturale è la realizzazione dell’elisuperficie in copertura con pianta circolare di diametro 25 m. Essa è fortemente aggettante nel vuoto sul lato della costruzione che guarda verso i padiglioni espositivi di Fieramilano.
Qualità architettonica di elevato profilo che si incastra con il sistema insediativo presente, senza infrangere gli equilibri ambientali ed anzi ricercando il contenimento del consumo, rientrando in classe A attraverso l’utilizzo di tecnologie eco-compatibili.
Ingegnerizzate e messe in opera da Stahlbau Pichler le facciate dei nuovi uffici di Fieramilano sembrano voler restituire all’osservatore le sfumature del sole, riempiendole di sinuosità: organizzate su tre lati in vetrate trasparenti lavorate fumè, si completano di frangisole esterni costituiti da pannellature dalle tinte dorate-ambrate. Le facciate ventilate in fibro-cemento indossano rivestimenti color oro e le facciate a doppia pelle si accompagnano a brise soleil nelle sfumature del bronzo. Le strutture frangisole, rarefacendosi nel loro percorso verso nord, esaltano la facciata ovest, totalmente rivestita da lastre dorate, grazie ad un’attenuazione delicata delle stesse brise soleil.
Si possono distinguere tre tipologie di facciate che vanno a comporre i 12.000 mq complessivi.
La prima tipologia di facciata, che copre una superficie totale di circa 3.500 mq, è quella che trova collocazione nella parte frontale sinistra dell’edificio ed è realizzata con cellule in alluminio a sviluppo verticale, secondo il sistema costruttivo della doppia pelle.
La seconda tipologia di facciata, che si sviluppa nella parte frontale destra dell’edificio, è realizzata con cellule in alluminio, questa volta a sviluppo orizzontale e a pelle singola.
Qui la pelle interna svolge la funzione di isolamento termico ed acustico e di nuovo, per coerenza cromatica, è dotata di elementi vetrati nella colorazione gold.
Nella parte posteriore dell’edificio è stata realizzata una facciata coibentata e ventilata cieca a rivestimento del tamponamento murario. Qui il rivestimento esterno è costituito da pannelli in fibrocemento sempre con colorazione gold.
All’interno di tale facciata sono inseriti numerosi serramenti vetrati, di diverse dimensioni, in colorazione gold. Tra questi spicca un taglio di luce, un serramento realizzato secondo la tecnica a montanti e traversi che “taglia” verticalmente ed in modo irregolare il tamponamento cieco della facciata. La superficie complessiva in questo caso è di circa 6.000 mq.
Merita di essere menzionata anche la facciata in vetrocemento realizzata nel volume “aperto” dell’edificio, che comprende i piani 5° e 6° ed ha una superficie di circa 180 mq. Le formelle in vetro costituenti la facciata in vetrocemento, le quali presentano notevoli dimensioni, presentano una cuspide da cui deriva un piacevole e ben visibile movimento della superficie esterna di facciata.
L’impegno profuso in questo intervento è stato notevole anche in considerazione del fatto che due sistemi di cellule sono stati sviluppati appositamente per la specifica realizzazione, partendo dall’input progettuale del disegno architettonico.
Linguaggi architettonici contemporanei s’inseriscono nel canale dell’innovazione tecnologica. L’architetto ed i realizzatori dialogano e collaborano per ottenere soluzioni ad hoc inseguendo e perseguendo un obiettivo comune.
UFFICI FIERAMILANO, Rho (MI) - “Torre Orizzontale” Uffici
Committente | Sviluppo Sistema Fiera spa
Progetto architettonico | 5+1AA Alfonso Femia Gianluca Peluffo
con Jean-Baptiste Pietri architectes
Progetto strutturale | iQuadro Ingegneria (Stefano Migliaro, Luca Romano)
Carpenteria metallica e facciate continue | Stahlbau Pichler srl
Impresa | Italiana Costruzioni spa (Gruppo Navarra)
Realizzazione | 2010
FONTE Fondazione Promozione Acciaio
FOTO Ernesta Caviola