Vista della facciata dell'edificio
L’intervento di adeguamento sismico dell’edificio scolastico ITCS J Barozzi a Modena è stato eseguito con tecnologia FRCM e riguarda una porzione del fabbricato destinata ad aule, in particolare i pilastri del primo interpiano.
Realizzato nel 1954, l’immobile presenta una pianta a “C” con diversi corpi di fabbrica separati da giunti strutturali, ed è composto di un piano seminterrato e tre fuori terra. La struttura è impostata su un telaio regolare in c.a. con pilastri, travi ribassate e interposti solai in laterocemento, alcuni monodirezionali ed altri bidirezionali (a seconda delle luci).
La necessità di adeguare staticamente e sismicamente l’edificio, e di operare alcuni interventi a livello impiantistico, connessi ad una nuova distribuzione degli spazi e delle funzioni, ha dato il via ad una campagna di indagini (sia documentali che strumentali) per verificare le carenze strutturali e predisporre conseguentemente un progetto conforme a quanto previsto nelle NTC08.
Le indagini hanno evidenziato una cattiva qualità del calcestruzzo dei pilastri e, in particolare, le verifiche con i nuovi carichi hanno dimostrato carenze (sebbene non eccessive) in corrispondenza degli elementi verticali. Riscontrata una resistenza caratteristica del calcestruzzo compresa tra Rck 15 e Rck 20, si è deciso di intervenire sulla porzione dei pilastri più caricata e più sollecitata, ovvero il primo interpiano (piano seminterrato).
Dopo la ricostruzione delle geometrie originali degli elementi (in alcuni casi danneggiati da passaggi e fissaggi per i vecchi impianti) con idonee malte, si è decido si utilizzare materiali compositi FRCM al fine di evitare il variare della rigidezza, e quindi il comportamento globale dell’edificio nei confronti delle azioni di progetto.
La scelta progettuale è ricaduta sull’impiego del sistema FRCM Ruregold XP Calcestruzzo di Ruredil. Il sistema prevede una matrice cementizia ecocompatibile abbinata ad un tessuto bidirezionale in PBO, in particolare, per garantire l’adeguamento nei confronti delle sollecitazioni flessionali è stata posata su ciascun lato di ogni pilastro una fascia larga 25 cm con orditura parallela all’asse del pilastro; per garantire un effetto confinamento e miglioramento della resistenza a taglio sono stati previsti elementi “a staffa” nella parte centrale del pilastro (fasce alte 50 cm spaziate di 50 cm) mentre al piede e in testa al pilastro sono stati previsti avvolgimenti in continuo anche per garantire una maggiore duttilità dei nodi dove si concentrano eventuali cerniere che non dovranno essere di tipo fragile (tipicamente a taglio).
La scelta del sistema Ruregold è motivata principalmente dall’obiettivo di garantire una durabilità maggiore in condizioni di esercizio e una resistenza fino a 130° in assenza di protezioni al fuoco, le quali avrebbero ridotto sensibilmente gli spazi per la didattica a causa degli ingombri delle medesime (spessore determinato da lastre + isolanti).

Stazione appaltante | DL - Amm.ne provinciale di Modena
Impresa esecutrice | Impresa Scianti Modena
Progetto strutturale | ing. Emanuele Rava

ruredil.it
 

I materiali stoccati in cantiere
Fiocchi inseriti e pilastro in attesa di posa confinamento con Ruregold XP
Posa del secondo strato di malta mx calcestruzzo
Vista dei pilastri perimetrali già rinforzati con Ruregold XP
Pilastrata stato di fatto

Tecnologia FRCM

Ruregold per una scuola