Si è tenuto venerdì 18 Ottobre al SAIE di Bologna, nell’ambito del Forum Better Building, il Convegno Nazionale “
Classificare la vulnerabilità sismica dei fabbricati. Come certificare la sicurezza e la sostenibilità del patrimonio immobiliare favorendo lo sviluppo economico” organizzato dall’Associazione Ingegneria Sismica Italiana (ISI) in collaborazione con Federcasa.
Durante il convegno, a cui ha partecipato il
Sottosegretario On. Rocco Girlanda in rappresentanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stata annunciata la formazione, con
decreto del Ministro On. Maurizio Lupi del 17 Ottobre, di un Gruppo di Studio “per la proposizione di uno o più documenti normativi per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni, finalizzata all’incentivazione fiscale di interventi per la riduzione dello stesso rischio”.
Il gruppo di lavoro, coordinato dall’Ing. Pietro Baratono, Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche di Lombardia e Liguria, è formato dai massimi esperti in materia, provenienti dal mondo accademico e dell’amministrazione pubblica nonché da ISI con il ruolo di Segreteria Tecnica. Il sistema di classificazione della vulnerabilità sismica, voluto dal Ministro Lupi, rappresenta uno strumento indispensabile per dare attuazione alle norme introdotte con il decreto “ecobonus” (DL 63/2013 convertito dalla Legge 90/2013).
Tale strumento consentirà, infatti, di individuare le modalità di applicazione di incentivi fiscali per interventi di riduzione del rischio sismico, graduati sulla base della tipologia di interventi, della valutazione quantitativa del rischio effettivo e della riduzione di rischio ottenuta con l'intervento.
Durante il convegno, il
Prof. Gian Michele Calvi, Prof. Ordinario IUSS Pavia, ha illustrato una proposta di metodo per la realizzazione di tale classificazione.
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Sappiamo - ha detto l'On. Girlanda -
che il tema che dobbiamo aggredire è di notevoli proporzioni. Siamo di fronte ad un patrimonio immobiliare ben superiore ai 10 milioni di edifici che richiederebbe interventi migliorativi sotto il profilo assolutamente prioritario della sicurezza. In seguito ai recenti terremoti il MIT ha poi elaborato ulteriori documenti tecnici, finalizzati al miglioramento delle regole di progettazione ed esecuzione delle strutture attinenti l'edilizia industrializzata (capannoni) proprio per le specifiche ricadute sulla sicurezza degli edifici destinati all'attività produttiva, in una lettura coerente con la necessità di salvaguardare ed incentivare il tessuto produttivo e quindi la crescita del Paese. Si tratta ora - ha concluso -
di dare a queste iniziative tecniche una prospettiva più generale di riqualificazione del territorio e di rilancio, al tempo stesso, di una filiera produttiva che deve essere sempre di più orientata alla qualità edilizia ed urbanistica."
Il Convegno si è concluso con un’ampia tavola rotonda in cui il moderatore Ing. Pietro Baratono ha coordinato e raccolto interessanti spunti, utili all’annunciato gruppo di lavoro del MIT, dai Presidenti di alcune tra le più importanti Associazioni, Federazioni e Consigli Nazionali rappresentativi la filiera delle costruzioni del nostro Paese.
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