La produzione di cemento è responsabile quasi del 10% delle emissioni di CO2 mondiali, nonostante si tratti di uno dei materiali da costruzione più sostenibili. La necessità di un cemento a basso tenore di carbonio diventa sempre più pressante in considerazione di un futuro in cui si prevede un consistente aumento della domanda di cls, soprattutto da parte dei Paesi in via di sviluppo.
Un consorzio guidato da EPFL (Ecole Polytechnique Federale de Lausanne) ha ricevuto sostegno dalla SDC (Swiss Agengy for Development and Cooperation) per accelerare lo sviluppo e la sperimentazione di una nuova miscela a basse emissioni di carbonio. Questo nuovo tipo di calcestruzzo, che sostituisce al Portland materiali alternativi quali l’argilla calcinata e il terreno calcareo, promette di ridurre le emissioni di CO2 fino al 40%.
Secondo Karen Scrivener, principale ricercatrice del Laboratoire des matériaux de construction presso l’EPFL, quando questi due materiali vengono combinati insieme, gli alluminati di argilla calcinata interagiscono con i carbonati di calcio dal calcare per produrre una pasta di cemento meno porosa e quindi significativamente più forte.
 
actu.epfl.ch
lmc.epfl.ch


CALCESTRUZZO

Ridurre le immissioni di CO2