La principale preoccupazione dell'industria delle costruzioni è la sostenibilità delle strutture in calcestruzzo mediante l’impiego di cementi che consentono di ridurre le emissioni di CO2 e realizzare strutture durevoli. Mentre la sostituzione del clinker fino al 65% è permesso dagli standard europei, l'utilizzo di questi nuovi cementi di miscela è ancora limitato a causa della maggiore velocità di carbonatazione e della conseguente incertezza sulla corrosione delle armature. In letteratura sono disponibili pochi dati sulla velocità di corrosione dell'acciaio in calcestruzzo carbonatato, la maggioranza dei quali derivanti da studi condotti in calcestruzzo cemento Portland. Al fine di raggiungere la sostenibilità delle strutture realizzate con nuovi cementi di miscela, sono necessari dati riguardanti la velocità di corrosione, perché la fase di propagazione della corrosione potrebbe rappresentare una parte rilevante della vita utile delle strutture. E’ stato sviluppato un test innovativo che si basa su campioni di malta sottili e di piccole dimensioni (80 x 80 x 6 mm); ciò consente sia una carbonatazione veloce sia il raggiungimento di condizioni di equilibrio in diverse condizioni ambientali. Cinque fili d'acciaio, un contro elettrodo e un elettrodo di riferimento sono stati incorporati in tali campioni e la velocità di corrosione dell'acciaio in campioni carbonatati è stata misurata con tecniche elettrochimiche per diverse condizioni di umidità relativa in breve tempo. I primi risultati mostrano che i nuovi leganti potrebbero essere più suscettibili alla corrosione in determinate condizioni di esposizione. Sono state misurate velocità di corrosione pari a 20 μm/anno in condizioni bagnate mentre al di sotto dell’ 80% umidità relativa la velocità di corrosione è risultata trascurabile.
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The major concern of building industry is sustainability of reinforced concrete structures – thus using cements with low CO2 emissions that allow producing structures with long-term durability. Clinker substitution of up to 65% is nowadays allowed according to European and Swiss standards, but the use of these new blended cements is limited due to the higher carbonation rate and the resulting uncertainty regarding carbonation-induced corrosion of the reinforcement. In literature only few data on the corrosion rate of steel in carbonated concrete are available, originating mainly from studies with ordinary Portland cement. In order to reach sustainability of concrete structures made with new blended cements, corrosion rate data are needed, because the so called “corrosion propagation stage” might be a significant part of the total service life. An innovative test setup consisting in small and thin mortar samples with a size of 80 x 80 x 6 mm is presented that allows fast carbonation and equilibration to changing environmental conditions. Five steel wires, counter electrode and reference electrode are embedded in the samples and corrosion rate of steel in carbonated samples can be studied by electrochemical methods at any relative humidity in a short time. The first results show that new binders could be more susceptible to corrosion in certain exposure conditions. Up to 20 µm/year were measured in wet conditions whereas below 80% the corrosion rate has been found negligible.