RICERCA 2018
LA PROGETTAZIONE PRATICA DELLE STRUTTURE IN ACCIAIO
EVOLUZIONE NORMATIVA E PROGETTUALE DELLE STRUTTURE IN ACCIAIO NEL XX SECOLO_PARTE TERZA
Sergio Foa
Ingegnere, progettista di Impianti Industriali, apparecchiature e strutture in acciaio
sergio.foa@bluewin.ch
Structural 217 | Maggio - Giugno  2018
10.12917/Stru217.11 – https://doi.org/10.12917/STRU217.11

Continua, con questa terza parte, il tema introdotto nei due primi contributi che ha per oggetto la progettazione pratica delle strutture in acciaio.
Evoluzione normativa e progettuale delle strutture in acciaio nel XX secolo: quindi conoscere il passato per comprendere il presente e il futuro.
Come già espresso più volte nei passati articoli, è opportuno che il progettista, per avanzare nella propria maturazione professionale, impari a ritornare un po’ indietro nel tempo e acquisire la conoscenza di metodi sicuramente più semplici di quelli proposti dagli attuali codici, ma sicuramente altrettanto validi.
Chi scrive ha avuto la fortuna di vivere il cambiamento nel modo di progettare le strutture in acciaio che si è prodotto negli ultimi 50 anni.
Come per tutte le attività, in particolare per quelle in campo tecnico, ci si è dovuti convertire dal “tutto cartaceo e manuale” al “tutto computerizzato e automatizzato”.
In un passato non poi così lontano si era costretti all’uso di formule che, per forza di cose, dovevano essere semplici ed efficaci, basate sull’applicazione di criteri e norme “essenziali”.
L’analisi di strutture iperstatiche e dei telai si conduceva con metodi semplificati; l’analisi di strutture reticolari con equilibri locali e globali. L’uso di metodi di calcolo con programmi ad elementi finiti, erano confinati ai casi speciali che necessitavano di approfondimenti particolari.
Questo contributo si rivolge soprattutto ai giovani progettisti che, ignari dei codici presenti nel passato, hanno come sole norme di riferimento gli attuali Eurocodici (EC3 per l’acciaio), testo composto da parecchie centinaia di pagine, con formulazioni di scarsa comprensione logica e spesso di difficile applicabilità pratica senza l’impiego di un foglio elettronico o peggio di un post processore al quale affidare ad occhi chiusi il risultato.
La conoscenza delle norme oggi superate aiuta anche a semplificare la fondamentale fase di calcolo preliminare oltre che ad acquisire la sensibilità fisica dei comportamenti strutturali, spesso lasciati in ombra da complicate formulazioni.

ARGOMENTO:  STEEL ALUMINIUM AND STEEL CONSTRUCTION - ACCIAIO, ALLUMINIO E COSTRUZIONI METALLICHE
PAROLE CHIAVE: Progettare in acciaio, dimensionamento preliminare – pre-dimensionamento
Abstract
x
THE PRACTICAL DESIGN OF STEEL STRUCTURES
Regulatory and design evolution of steel structures in the 20th century – THIRD PART

With this third part, the theme introduced in the first two contributions, which relates to the practical design of steel structures, continues.
Regulatory and design evolution of steel structures in the 20th century: means know the past to understand the present and the future.
As already expressed several times in past articles, it is appropriate that the designer, to advance in his professional maturity, learn to go a little back in time and acquire knowledge of methods certainly simpler than those proposed by the current codes, but equally valid.
My self has had the good fortune to experience the change in the way of designing the steel structures that has been produced in the last 50 years.
As for all activities, especially those in the technical field, we had to convert from "all paper and manual" to "all computerized and automated".
In a not so far past we were forced to use formulas that, inevitably, had to be simple and effective, based on the application of "essential" criteria and norms.
The analysis of hyperstatic structures and frames was conducted with simplified methods; the analysis of truss structures with local and global equilibria. The use of calculation methods with finite element programs were confined to special cases that needed special insights.
This contribution is aimed primarily at young designers who, unaware of the codes present in the past, have as their reference standards the current Eurocodes (EC3 for steel), text composed of several hundred pages, with formulas of little logical understanding and often difficult to apply in practice without the use of a spreadsheet or worse, through a post processor to which to entrust the result with closed eyes.
The knowledge of the passed codes also helps to simplify the fundamental phase of preliminary calculation, as well as to acquire the physical feeling of structural behaviors, often left in the shade by complicated formulations.

KEYWORDS: design in steel, preliminary design
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