Il presente contributo illustra l’analisi delle strutture di copertura degli edifici degli anni ’20 del Politecnico di Milano. Da un'indagine dettagliata, è emerso come circa il 20% dei sottotetti sia costituito da capriate in calcestruzzo armato, che hanno la funzione di sostenere non solo la copertura, ma anche le volte a padiglione sottostanti. Gli edifici analizzati mettono in luce capriate che si differenziano tra loro per dimensione e forma in base all’impresa a cui fu commissionata la costruzione.
Un primo obiettivo dell’analisi condotta è stato quello di caratterizzare i materiali e il loro stato di conservazione, abbinando tecniche distruttive (carotaggi) e non distruttive (prove ultrasoniche, sclerometriche, di carbonatazione e di durezza dinamica). I risultati delle prove sono stati utilizzati per effettuare una valutazione sugli elementi strutturali delle capriate, al fine di quantificare il loro livello di sicurezza in base alle normative vigenti. L'analisi ha permesso di individuare due casi critici, per i quali è stato proposto un intervento di consolidamento.
Oltre alle particolarità del caso di studio, con questa campagna diagnostica è stato possibile stabilire procedure di riferimento per un piano di manutenzione finalizzato alla conservazione di uno dei primi esempi di capriate in calcestruzzo armato per edifici pubblici.
This paper illustrates a study on the roof structures of the most ancient buildings at the main campus of Politecnico di Milano. From a detailed survey, about 20% of the roof substructure was found to consist of reinforced concrete trusses built in the first decades of the 20th century. These trusses have the main function of bearing the roof, but they also support the underlying vaults. The analyzed buildings are characterized by trusses that differ in shape and size, depending on the company that was in charge of construction.
A first objective was to assess the material condition and possible distress by combining destructive (cores) and non-destructive techniques (ultrasonic tests, rebound hammer, carbonation and dynamic rebar hardness). The test results were instrumental for checking of the truss members, in order to quantify their safety level according to the current regulations. The analysis made it possible to detect two critical cases, for which a strengthening intervention was proposed.
Besides the peculiarities of the case study, this diagnostic campaign could serve to establish reference procedures for a maintenance plan aimed at the preservation of one of the first examples of reinforced concrete trussworks in public buildings.