L’articolo completa e integra il tema introdotto nei due precedenti contributi (Structural 218/2018 e 219/2018), che trattava, il primo del pre-dimensionamento delle strutture in acciaio e della verifica delle più frequenti tipologie di elementi strutturali, e il secondo dell’attenzione allo stato di deformazione, essenziale nella progettazione strutturale in acciaio.
Per l’importanza dell’argomento e l’estensione generale di questa 6^ parte dedicata al dettaglio delle connessioni, è stato deciso di suddividere il capitolo in due sezioni:
- La sezione 6a. che fa capo a questa pubblicazione tratterà i dettagli a cerniera e i controventi
- La sezione 6b. edita nella prossima pubblicazione tratterà i dettagli di continuità, incastro, di base con le fondazioni e dettagli per apparecchi in temperatura.
Come già accennato negli articoli precedenti, l’esecuzione delle strutture metalliche prevede normalmente una prima fase di prefabbricazione negli stabilimenti di produzione e una seconda effettuata in cantiere, di assmblaggio spesso a piè d’opera e di montaggio.
I vari elementi strutturali devono essere mutuamente connessi.
Le giunzioni, pensate dal progettista nella fase di elaborazione della struttura, saranno di norma cerniere (ideali e non) e incastri. Esse potranno essere eseguite con bulloni oppure mediante saldature da eseguire in opera.
I collegamenti bullonati garantiscono in genere una buona affidabilità e velocità di montaggio.
Le saldature in opera necessitano di maggiore attenzione nella esecuzione, di norma eseguita in ambiente esterno, oltre che di maggiori e più onerosi controlli non distruttivi. Il loro impiego è spesso dettato da necessità statiche, ad esempio in aree ad alta sismicità, ove duttilità e sovra-resistenza giocano un ruolo importante, ma anche per esigenze architettoniche o dimensionali o per consuetudine, caso questo riscontrato oltre oceano (Americhe) oppure in estremo oriente.
Ci si propone quindi in questo contributo di fornire le tipologie più comuni accompagnate da metodi di verifica semplici e soprattutto conservativi.
Si analizzeranno anche dettagli utilizzati in particolare in campo industriale, necessari a garantire la congruità fra progetto ed esecuzione. Casi specifici come quello degli appoggi scorrevoli uni- o bi-direzionali degli apparecchi in temperatura fra “corpo caldo” e struttura “fredda” oppure di cerniere “non ideali” ma “reali”, richieste nel caso di strutture estese in senso longitudinale (con riferimento a Structural 215 gennaio/febbraio 2018, pagine 18-24).
Si vuole ricordare soprattutto ai progettisti più giovani, l’importanza che la robustezza dei giunti gioca nel dimensionamento.
Il risparmio nel numero di bulloni, spessori di flange e piastre di nodo “risicate”, dimensioni “tirate” dei cordoni di saldatura non servono a ridurre i costi di un’opera; viceversa sono spesso causa di cedimenti strutturali che possono influire sulla stabilità complessiva dell’opera.
The article completes and integrates the theme introduced in the two previous contributions (Structural 218 and 219), which dealt with, the preliminary design of the steel structures and the verification of the most frequent types of structural elements (Structural 218) and the importance that deformation control plays in the static design of steel structures (Structural 219).
Due to the importance of the topic and the general extension of this 6th part dedicated to the details of the connections, it was decided to split the chapter into two sections:
- Section 6a. which is part of this publication will deal with hinged details and bracings.
- Section 6b. which will form part in the next publication, will deal with the details of continuity, moment resisting details, foundations details and joints dealing with equipments under temperature
As already mentioned in the previous articles, the execution of steel structures normally involves a first prefabrication phase inside the production workshop and a second one carried out at site during the erection phase, where the structural elements must be mutually connected.
The joints, designed by the structural engineer during the construction phase of the structure, will normally be hinges (ideal and not) and fixed. They can be performed with bolts or by welding.
Bolted connections generally guarantee good reliability and assembly speed.
In-situ welding require more attention in the execution, normally performed in an external environment, as well as greater and more expensive non-destructive tests. Their use is often imposed by static needs, for example in areas with high seismicity, where ductility and over-resistance play an important role, but also for architectural or dimensional requirements or by custom, this is the case overseas (Americas) or in far East.
We will analyze therefore in this contribution the most common typologies of joints as well as simple and mainly conservative methods of verification.
We shall also propose specific cases such as mono or bi-directional sliding supports designed for equipments in temperature (between "hot body" and "cold" structure) or "not ideal" but "real" hinges, required for longitudinal extended structures (with reference to Structural 215 pages 18 ÷ 24).
We wish to sensitize the younger structural engineers to the importance that the robustness of the joints plays in the steel detailing.
The savings in the number of bolts, limited flange thicknesses or reduced dimensions of the weld do not save the costs of a structural work; vice versa they are often the cause of structural failures that can affect the overall stability of the whole designed steel structure.