Il complesso militare del Forte di Fuentes a Colico (Lecco) risale al XVII secolo. Le vicende storiche dell’epoca napoleonica lo hanno condotto alla quasi totale distruzione e all’abbandono, fino agli anni ’90. Il rinnovato interesse per tale monumento di architettura militare Settecentesca ha portato ad un primo studio di messa in sicurezza ad opera degli arch. Treccani e Pertot, e degli ing. Canali e Jurina.
Alcune modellazioni numeriche condotte sul complesso hanno dimostrato che i grandi muri a mensola, realizzati con la tecnica dell’ ”opus incertum” e scarsamente ammorsati, non erano in grado di resistere ai carichi orizzontali. Una folta edera rampicante era stata l’unica risorsa che, fino all’intervento del 1995, ne aveva garantito la stabilità, fungendo da “armatura lignea”.
Per questo, nel cantiere pilota del 1996, limitato ad una sola parete del Palazzo del Governatore, è stata applicata una innovativa tecnica di consolidamento, battezzata in gergo “edera hi-tech” (EHT). L’intervento è costituito da coppie di barre in acciaio Dywidag, disposte verticalmente su entrambi i lati della muratura, collegate puntualmente alla parete lungo l’altezza e messe in leggera tensione. La riduzione degli spostamenti, l’incremento della sezione reagente e la riduzione degli sforzi di trazione nella muratura sono tra i principali effetti della soluzione EHT.
Questa tipologia di intervento, per la sua efficacia e per la ridotta invasività, è stata estesa recentemente all’intero Forte, in un intervento di restauro ad opera dell’arch. Dezzi Bardeschi e dell’ing. Jurina. Oltre all’EHT e ad interventi locali sulle murature, sono stati inseriti stralli di controvento e si è proposto un diaframma virtuale “a diamante” costituito da trefoli in acciaio che collegano mutuamente le pareti a varie quote.
During the Napoleon period, the XVII century military system of Forte Fuentes in Colico (Lecco) was almost completely destroyed and abandoned until Nineties.
In 1996, some professionals, Treccani, Pertot, Canali and Jurina, were asked to study how to increase the safety of the military monument. Numerical analysis shown that many masonry cantilever walls, erected using “opus incertum” stone technique and insufficiently connected one to the others, were not able to resist horizontal loads.
Until 1995, the only resisting reinforcement, able to guarantee the overall stability of the ruins, was a climbing ivy. Following the same idea, during the first pilot works of 1996, a portion of the Governor Palace was consolidated by applying an innovative technique called “edera hi-tech” (EHT).
The new technological ivy is composed by couples of steel bars, located on the two sides of the wall and post-tensioned. The EHT solution strongly reduces the displacements at the top of the cantilever and the tensile stresses in the masonry, and increases the reagent area of the section.
Thanks to its good structural response and to its reduced invasiveness, in 2006 the EHT method was extended to the entire site, in a restoration design proposed by Dezzi Bardeschi and Jurina.
In the same project, some stayed cables interventions and a virtual “diamond rigid diaphragm” technique, connecting the walls, have been proposed.