Per celebrare i cinquecento anni dalla morte del genio di Leonardo Da Vinci, è interessante cogliere il filo conduttore che, seguendo il modus cogitandi di Leonardo e passando per il pensiero e le opere di alcuni dei personaggi di spicco, ha segnato la ricerca nel campo dell’ingegneria civile finalizzata all’ottimizzazione strutturale; tale contributo non è casuale ma vuole essere oggi un monito per i giovani ingegneri a comprendere l’importanza e la centralità dell’ingegneria strutturale, in un‘epoca dove appare sempre più affermandosi l’idea che la “tecnica” stia perdendo visibilità a vantaggio di altre figure quali quelle imprenditoriali o dirigenziali. Sono quest’ultime stimate ed ambite nelle grosse aziende, mentre la conformazione del tecnico specializzato va via via sbiadendo, alla mercé degli obiettivi a termine dei dirigenti o “capi” imprenditori. In questo contesto di appannamento, si vuole ricordare il ruolo primario che, nell’ambito della progettazione delle opere civili, l’ingegnere strutturista ha avuto nel passato e riveste tutt’ora, mettendo in evidenza come la realizzazione di un progetto “sapiente”, che possieda caratteristiche di affidabilità, robustezza e durabilità, porti oltre ad un beneficio finanziario, ad un benessere socio-economico per l’intera collettività.
Oggi l’ottimizzazione strutturale si applica in un contesto differente, dove la tecnologia a disposizione è sensibilmente migliorata favorendo un avanzamento della ricerca e la richiesta riguarda principalmente gli interventi sull’esistente più che la cura del nuovo; ciò si riflette sull’evoluzione normativa, che con l’avvento delle NTC2008 obbliga all’utilizzo di metodologie di calcolo più raffinate rispetto al classico metodo delle tensioni ammissibili, mentre per le aree in zona sismica vede l’introduzione di concetti nuovi quali duttilità, fattore di struttura, sistemi di protezione innovativi come l’isolamento e/o la dissipazione. È in questo ambito che l’ingegnere strutturista, ripercorrendo il pensiero dei più illustri predecessori, deve essere consapevole dell’importanza del proprio ruolo e proporre soluzioni di ottimizzazione finalizzate alla qualità del prodotto finale.
To celebrate the five hundred years since the death of the genius of Leonardo Da Vinci, it is interesting to grasp the common thread that, following the modus cogitandi of Leonardo and passing through the thought and works of some of the leading figures, marked the research in the field of 'civil engineering aimed at structural optimization; this tribute wants to be a warning to young engineers to understand the importance and centrality of structural engineering, in an age where the idea that the "technique" is losing visibility to advantage of other figures such as business or management. They are the latter figures esteemed and sought after in large companies, while the conformation of the specialized technician is gradually fading, at the mercy of the goals at the end of the managers or "bosses" entrepreneurs. In this context, we want to recall the primary role that, in the field of civil works planning, the structural engineer has had in the past and still plays, highlighting how the realization of a "wise" project, that possesses characteristics of reliability, robustness and durability, leads besides a financial benefit, to a socio-economic well-being for the entire community. Today the structural optimization is applied in a different context, where the available technology is significantly improved by favoring a progress in research, while the request mainly concerns the interventions on the existing rather than the care of the new. This is reflected in the evolution of legislation, which since the advent of the NTC2008 obliges the use of more sophisticated calculation methods than the classic method of admissible stresses, while for constructions in seismic areas it sees the introduction of new concepts such as ductility, behavior factor, innovative protection systems such as isolation and / or dissipation. It is in this context that the structural engineer, retracing the thinking of the most illustrious predecessors, must be aware of the importance of his role and propose optimization solutions aimed at the quality of the final product.