Many existing Reinforced Concrete (RC) and Prestressed Concrete (PC) bridges and viaducts built around the middle of the last century have now reached the end of service life and require maintenance interventions to repair degradation damage, especially due to steel corrosion. To correctly assess the restoration interventions and fulfil safety and durability requirements, it is necessary to evaluate the state of degradation of materials and structures. The conservation of these infrastructures represents an important challenge which may be overcome through the definition of suitable criteria, methods and procedures for the characterization of the state of conservation of materials and condition structural assessment of RC/PC structures. A strong impulse to this need is given by the BRIDGE|50 research project (Residual Structural Performance of a 50-Year-Old Bridge), conducted within the agreement established among Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, and several public authorities and private companies (http://www.bridge50.org). This project provides a wide experimental campaign to be carried out on a group of structurl elements obtained from a viaduct dismantled in Turin in 2019 after about 50 years of lifetime. Two adjacent spans of the viaduct were preserved and deconstructed, including 29 precast PC deck beams and two PC pier caps. These structural members are currently stored in a testing area dedicated to full scale load tests as well as field investigations and to collection of samples for laboratory tests, activities that are aimed at evaluating the state of conservation and residual performance of the investigated 50-year-old structural elements. Based on these activities, a diagnostic procedure for corrosion assessment of PC beams is presented and validated in this paper.
Molti ponti e viadotti esistenti in calcestruzzo armato (c.a) e calcestruzzo armato precompresso (c.a.p), costruiti intorno alla metà del secolo scorso, sono ormai giunti a fine vita e necessitano di interventi di manutenzione per riparare i danni da degrado, soprattutto dovuti alla corrosione dell’acciaio d’armatura. Al fine di valutare correttamente gli interventi di manutenzione e riparazione e soddisfare i requisiti di sicurezza e durabilità, è necessario valutare lo stato di degrado dei materiali e delle strutture. La conservazione di queste opere infrastrutturali rappresenta un'importante sfida che richiede la definizione di idonei criteri, metodi e procedure per la caratterizzazione dello stato di degrado dei materiali e la valutazione delle condizioni strutturali dei ponti in c.a. e c.a.p. Per rispondere a queste esigenze è stato avviato il progetto di ricerca BRIDGE|50 (Residual Structural Performance of a 50-Year-Old Bridge), condotto nell’ambito di un accordo stipulato tra Politecnico di Milano, Politecnico di Torino e diversi enti pubblici e aziende private (http://www.bridge50.org). Questo progetto prevede un'ampia campagna sperimentale da svolgere su un gruppo di elementi strutturali recuperati in occasione della demolizione del viadotto di Corso Grosseto a Torino nel 2019 dopo circa 50 anni di vita. In particolare, da due campate adiacenti del viadotto sono state selezionate 29 travi prefabbricate in c.a.p. con soletta in c.a. e due pulvini in c.a.p. Questi elementi sono attualmente depositati in un campo prove dedicato sia a prove di carico sia ad indagini in campo e alla raccolta di campioni per prove di laboratorio, attività finalizzate alla valutazione delle prestazioni strutturali residue dopo 50 anni di vita di servizio di elementi in c.a. e c.a.p. Sulla base di queste attività, in questo articolo viene presentata e validata una procedura diagnostica per la valutazione dello stato di conservazione e della corrosione di travi in c.a.p.