One of the main challenges in the intricate history of Bergamo Cathedral was the construction of its dome. Until the 19th century, building intricate structures like domes and vaults was a very delicate process that relied on experience rather than advanced calculation tools. The debate on the construction of the cathedral's dome lasted for centuries, involving prominent figures and sparking heated discussions. Although the new cathedral's construction was mostly finished by 1697, the issue of the dome remained unresolved until the second half of the 19th century. After several drawings and consultations with various experts, architect Giuseppe Cusi was chosen in 1833 to design a wooden dome, which however soon showed signs of decay. In 1847, a new intervention became necessary, and finally, in 1853, architect Ferdinando Crivelli was commissioned to design a new masonry dome, completed in 1855.
The purpose of this article is to trace, using the main bibliographic sources, the stages of the debate that led, through errors and reconsiderations that reflect the rapid evolution of the theory of constructions, to the conclusion of one of the most significant architectural issues for the city of Bergamo.
Una delle questioni cruciali che ha caratterizzato la complessa storia architettonica della cattedrale di Bergamo è stata la sfida della costruzione della sua cupola. Fino al XIX secolo, infatti, la realizzazione di strutture complesse come cupole e volte rappresentava una fase particolarmente delicata nei cantieri, essendo basata sull'esperienza piuttosto che su strumenti di calcolo avanzati. La discussione sulla realizzazione cupola del duomo di Bergamo si protrasse per secoli, coinvolgendo personalità eminenti e suscitando accesi confronti. Sebbene la fabbrica della nuova cattedrale si fosse sostanzialmente conclusa nel 1697, il problema della cupola persisté irrisolto fino alla seconda metà del XIX secolo.
Dopo diverse proposte e consultazioni con vari esperti, solo nel 1833 fu scelto l'architetto Giuseppe Cusi per il progetto di una cupola in legno, che tuttavia mostrò rapidi segni di deperimento; nel 1847 si rese necessario un nuovo intervento e infine, nel 1853, l'architetto Ferdinando Crivelli fu incaricato di progettare una nuova cupola in muratura, completata nel 1855. Obiettivo di questo articolo è ripercorrere attraverso le principali fonti bibliografiche le tappe del dibattito che ha portato, attraverso errori e ripensamenti che riflettono il rapido evolversi della scienza e della tecnica delle costruzioni, alla conclusione di una vicenda architettonica tra le più significative per la città di Bergamo.