Le infrastrutture costruite in cemento armato o precompresso sono alla base dell’industria dei trasporti, della produzione di energia, della distribuzione dell'acqua e del trattamento delle acque reflue in tutto il mondo. L’invecchiamento di queste infrastrutture è uno dei più gravi problemi che affliggono la società di oggi con enormi costi annuali che ammontano a diversi punti percentuali del PIL con tendenza ad aumentare con il tempo. L'uso di tecniche non distruttive note e già utilizzate in pratica come la mappatura del potenziale, potrebbe migliorare notevolmente la qualità e la quantità delle informazioni ottenibili con ispezioni regolari. A tutt’oggi, infatti, il controllo è essenzialmente basato sulla sola ispezione visiva. Il problema dell'accessibilità delle strutture, come presentato in questo lavoro, può essere risolto con nuovi dispositivi automatici ricorrendo all’uso di un robot che si muove “arrampicandosi” sulle strutture. Se il robot sarà usato anche su strutture nuove, il concetto come quello di “birth certificate” assumerà un nuovo significato.
Questo strumento potrà migliorare la conoscenza e la manutenzione, e dunque, la qualità sia delle strutture nuove sia di quelle dopo gli interventi di ripristino. La sfida che in conformità a questo nuovo approccio si dovrà affrontare, è l’integrazione di tutte le informazioni in modo completo nei sistemi di bridge management. Questo permetterà che il processo decisionale diventi più razionale e si possano mettere le basi per una strategia proattiva ossia consapevole e responsabile del ripristino delle strutture.
Infrastructure constructed in reinforced or pre-stressed concrete is the backbone of transportation, energy production, water distribution and waste-water treatment worldwide. Aging of this infrastructure is one of the most serious problems faced by society today with huge annual costs that amount to several percent of the GNP with clearly increasing trend. The use of well-known and established NDT techniques such as half-cell potential mapping and resistivity measurements could greatly improve the quality and information content of the regular inspections, based today essentially on a visual survey only. The problem of accessibility of the structures can be overcome with new automated devices such as the climbing robot presented in this paper. When applied also on new structures, concepts such as “birth certificate” become a completely new dimension and the quality of new and repaired reinforced concrete structures can be greatly improved. The challenges for the future are integrating this information in a comprehensive way into the bridge management systems for a more rational decision-making and a pro-active repair strategy.