Nel presente lavoro si illustrano i risultati di una serie di sperimentazioni condotte per valutare l’efficacia di una nuova tipologia di diatoni artificiali, evoluzione dei tradizionali diatoni armati. Si tratta essenzialmente di ancoraggi iniettati nei quali una barra in acciaio filettata viene resa solidale alla muratura da presidiare mediante una iniezione controllata in una calza di contenimento. È possibile impartire una presollecitazione alla barra, che viene poi trasferita dal rinforzo alla muratura. Così facendo, oltre a inserire un elemento resistente a taglio che si oppone allo scorrimento tra i paramenti, la presenza di una compressione trasversale favorisce le forze d’ingranamento. Un’ulteriore evoluzione dei diatoni prima descritti prevede un carotaggio a sezione variabile di diametro maggiore alle estremità. Ciò garantisce, per forma, il bloccaggio dei paramenti come anche un più efficace trasferimento della eventuale sollecitazione di compressione trasversale al pannello murario. Dopo un’analisi sul comportamento di questi elementi nella compagine muraria, vengono illustrate le sperimentazioni condotte sia in situ, su elementi al vero, sia in laboratorio.
In this paper we describe the results of a series of experiments conducted to evaluate the efficacy of a new type of diatones artificial, evolution of traditional armed diatones. They are essentially anchorages injected in which a threaded steel bar is made integral with the masonry by means of a controlled injection in a stocking containment. It is possible to apply a pretension to the bar, which is then transferred from the reinforcement to the masonry. By doing so, in addition to insert an element resistant to shear which opposes to the sliding in the masonry, the presence of a transverse compression favors the forces of meshing. Further evolution of diatones first described provides a coring variable section of larger diameter at the ends. This ensures the lock of the masonry as well as a more effective transfer of any compressive stress transverse to the wall. After an analysis of the behavior of these elements in the structural walls, the experiments conducted both in situ and in the laboratory, are shown.