In Italia le strutture prefabbricate in c.a e c.a.p. (magazzini, centri commerciali, edifici industriali) sono generalmente progettate con il tipico schema strutturale a telaio in modo che le azioni sismiche vengano assorbite interamente dai pilastri, schematizzandone i nodi con le travi come cerniere. Anche le fondazioni sono costituite da elementi prefabbricati con plinti isolati a tazza nei quali i pilastri sono inseriti in opera e stabilizzati con getti integrativi di malte a ritiro compensato. Dal punto di vista progettuale i vantaggi sono però limitati, soprattutto nel caso di costruzioni in zona sismica, dove la progettazione sia condotta secondo il “Capacity Design”, poiché le fondazioni risultano particolarmente grandi, se rapportate ai pilastri di medie e piccole dimensioni.
Il sistema di connessione Pilastro-Fondazione EPF Edilmatic consente la realizzazione di un nodo parzialmente a “secco” con l’utilizzo di barre filettate ad alta resistenza fissate alla fondazione mediante l’iniezione di malta in guaine metalliche. Il sistema EPF consente la messa in sicurezza del Pilastro senza dover ricorrere a puntellature con pali e/o gru e soprattutto il consolidamento del nodo con getto integrativo è eseguito in un'unica soluzione con riduzione dei tempi di messa in opera. Il sistema Edilmatic è un prodotto relativamente economico rispetto all'elevata qualità dei materiali impiegati, e semplice e veloce nella messa in opera. La sperimentazione condotta, rappresentativa di un tipico telaio di un edificio multipiano prefabbricato con pilastri con sezione 450x450mm di altezza pari a 3200 mm, ha confermato che il giunto Edilmatic EPF ha un’levata duttilità e capacità di localizzare il danneggiamento in corrispondenza dell’interfaccia tra il pilastro e la fondazione.
Il sistema di connessione EPF è costituito, da barre filettate in acciaio ad alta resistenza (1), fissate alle armature longitudinali e dotate alla base del pilastro di boccole metalliche (2); tubi in plastica (2) per disattivare l’aderenza delle armature longitudinali; barre filettate ad alta resistenza (3) collegate alle boccole del pilastro e inserite in guaine metalliche corrugate posizionate nella fondazione (4) riempite con malta a ritiro compensato ad alte prestazioni dopo il posizionamento del pilastro; piatti di supporto in acciaio (5) collegati alle barre filettate del pilastro e a pioli annegati nella fondazione (6) per assicurare la stabilità del pilastro durante la fase di montaggio e durante la maturazione della malta iniettata nelle guaine. I risultati ottenuti hanno mostrato un buon comportamento in termini di resistenza, duttilità ed energia dissipata, in linea quindi con le previsioni fatte sulla base delle prime simulazioni eseguite. Il collasso del giunto EPF si è manifestato per cicli di ampiezza pari a circa 5%, valore corrispondente al doppio del massimo “drift” comunemente accettato dalle norme per strutture prefabbricate in c.a. soggette a un evento sismico.
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