Da più di un decennio in Italia è in atto un processo di cambiamento che sta portando gradualmente a un diverso modo di costruire, sia per quanto attinente alla prestazione energetica degli edifici con il raggiungimento degli obiettivi UE di costruire edifici a energia quasi zero entro il 2020, sia in rispondenza alla valutazione del rischio sismico e alla normativa tecnica a questo correlata.
Su questi temi di innovazione di metodi costruttivi e di recupero, uniti tra loro dal filo conduttore della sostenibilità ambientale, si è tenuto lo scorso 12 marzo presso il Parlamentino del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il convegno “Strutture e sistemi energetici efficienti per costruire, recuperare, riqualificare”.
Il convegno organizzato con il patrocinio del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, di ACAI Associazione Costruttori Acciaio Italiani e ISI Ingegneria Sismica Italiana, il convegno ha visto anche tra gli altri il fattivo contributo di Tecnostrutture con un intervento dell’ing. Timothy Sullivan - docente di Teoria e Progetto delle Costruzioni in Acciaio, Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Pavia e responsabile della sezione Metodi di Progettazione della Fondazione Eucentre – che ha presentato alcune considerazioni sulle capacità prestazionali delle strutture miste acciaio-calcestruzzo in relazione al loro utilizzo in zona sismica.
Sullivan ha fatto uno specifico approfondimento su NPS® SYSTEM, la tecnologia costruttiva, nuova generazione delle strutture autoportanti miste acciaio-calcestruzzo, nata in casa Tecnostrutture, la società veneta leader di mercato nella produzione di sistemi prefabbricati acciaio-calcestruzzo che già nel 2010 aveva promosso un convegno sulla storica trave Rep® sempre al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. NPS® SYSTEM altamente performante e ad elevata resistenza sismica è l’ulteriore risposta all’esigenza di maggiore industrializzazione di cantiere ed unisce ad una migliore risposta sismica una qualità prestazionale di tutti i componenti certificata CE EN 1090-1.
Sul tema dell’efficienza energetica in edilizia, la direttiva U.E. 2002/91/CE seguita in Italia dall’emanazione successiva del D.Lsg. 192/05 e 311/2006 sulle metodologie di calcolo e i requisiti mininimi per la certificazione energetica hanno stimolato molte industrie ad innovare i propri sistemi e produrre materiali e componenti nel rispetto della sostenibilità ambientale. Le NTC 2008 raccolgono le norme che disciplinano la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle costruzioni e hanno modificato il ruolo che la classificazione sismica aveva ai fini progettuali.
Oggi è possibile ridurre i consumi energetici per climatizzazione e la quantità di energia necessaria per produrre e trasportare i materiali, riusare il patrimonio edilizio esistente e il territorio urbanizzato, riciclare i materiali da costruzione, produrre più sicurezza antisismica, costruire ambienti salubri e produrre benessere in spazi confortevoli e funzionali. “il Paese dispone oggi di un corpus normativo, nel settore delle costruzioni, estremamente completo ed efficace se correttamente attuato in tutte le sue parti” ha affermato il presidente del C.S.LL.PP. ing. Massimo Sessa. Eppure, secondo quanto emerso al convegno e affermato da alcuni relatori tra cui i rappresentanti del C.S.LL.PP, il consigliere arch. Mario Avagnina e il Dirigente del Servizio Tecnico Centrale ing. Antonio Lucchese, nonostante la presenza di normative specifiche in Italia siamo di fronte a problematiche non risolte. “Su sostenibilità ed efficienza energetica – afferma l’arch. Avagnina- è mancato un fattore di cambiamento culturale e di formazione. L’attenzione della committenza pubblica su questi temi è purtoppo ancora minima”.
“Attraverso l’Osservatorio sul Calcestruzzo e sul Calcestruzzo Armato - ha affermato l’ing. Lucchese - il C.S.LL.PP vuole promuovere un efficace sistema di vigilanza e controllo nel campo dei materiali e prodotti da costruzione capace di migliorare la sicurezza delle opere e di fronteggiare meglio eventuali fenomeni di infiltrazioni criminali.”
Il problema dunque non è della legge ma della sua applicazione soprattutto per quanto concerne il sistema dei controlli. L’obiettivo finale di costruzioni sicure, secondo il C.S.LL.PP. “non può essere raggiunto se non attraverso il ruolo fondamentale svolto dai direttori dei lavori, dai laboratori di prova, dai collaudatori, dagli enti di certificazione. Ai direttori dei lavori, purtroppo spesso assenti o portati a delegare – spiega il CSLLPP – spetta il compito principale di vigilare sulla corretta esecuzione di un’opera, attraverso il rispetto del progetto, ma anche la verifica dei materiali impiegati, della qualificazione degli operatori.”
tecnostrutture.eu