ph. Oscar da Riz
Matteograssi, celebre azienda che propone arredi di prestigio in cuoio per home ed ufficio, ha voluto per la sua nuova sede una interpretazione architettonica dell’armonia ritmica, concretizzata in una composizione di volumi aggettanti, che “frammentano” la facciata in un gioco di sbalzi e vuoti, accompagnata dal tema del risparmio energetico come fil rouge dell’intero progetto.
Affidata alla creatività dell'architetto Piero Lissoni dello studio Lissoni Associati, l’opera sorge su un'area di 20.000 mq di cui 11.000 dedicati alla produzione, 1.000 allo showroom e 300 alla sala posa. La struttura di 1.600 mq riservata agli uffici è stata disposta, per la sua particolarità, sul fronte principale dell’intero complesso.
L’architettura si forma tramite la composizione di volumi prismatici puri, stereometrici che si inseriscono sul fondale a livelli differenti, configurando parziali sovrapposizioni dei volumi stessi.
La facciata si sviluppa secondo un concetto di frammentazione e moltiplicazione attraverso la differenziazione delle dimensioni trasversali e longitudinali, avviando un ritmo di elementi aggettanti connessi ma indipendenti, che creano differenti profondità sullo sfondo della parete monolitica. Estetica e tecnologia trovano nell’acciaio il proprio “strumento”: esili colonne a sezione circolare sostengono gli aggetti dei parallelepipedi sul terreno e sui vuoti determinati tra il piano terreno e il secondo, in relazione allo stretto calibro del livello intermedio, da attribuire alle funzioni di connessione verticale e orizzontale.
Grandi vetrate si aprono lateralmente sulle corti dei “contenitori”, con schermature per l’irradiazione solare costituite da tende a rullo esterne. Il prospetto sud, ha i lati maggiori costituiti da una parete vetrata continua interna a tutt’altezza e da un triplo rivestimento esterno. Il rivestimento utilizzato su tutti i lati visibili dei corpi aggettanti è costituito da una pannello sandwich a tre strati composto da un pannello esterno in policarbonato alveolare trasparente, un pannello intermedio in Okapane di Okalux, ed un pannello interno sempre in policarbonato alveolare trasparente. Internamente è stata realizzata una parete continua in vetrocamera satinato distanziata dal pannello sandwich da una intercapedine. Il rivestimento così realizzato garantisce eccellenti risultati in termini di circolazione dell’aria, controllo della luce e di comfort. Parliamo di circa 2.200 mq di rivestimenti, sia verticali che orizzontali. Circa 350 mq sono costituiti da facciate continue composte da vetrocamera isolante selettivo e circa 650 mq di parete di tamponamento interne sono composte da vetrocamera isolanti serigrafati, sigillati strutturalmente con silicone grigio, il sistema di facciate si completa con 350 mq di protezioni solari a rullo, tutto eseguito da Stahlbau Pichler.
La soluzione con vetrocamera isolanti consente un risparmio energetico per il riscaldamento e quindi una diminuzione della dispersione termica, migliorando l’impatto ambientale. Questi vetri regolano la quantità di energia solare che entra nell’edificio garantendo il massimo comfort abitativo.
L’intervento esibisce un mutamento calibrato sull’influsso della luce, quasi l’edificio mutasse pelle dal giorno alla notte. Durante le ore di luce appare di colore bianco ed opaco, dalla struttura solida e densa, che riverbera la luce del sole; durante la notte l’edificio si trasforma in un contenitore luminoso che restituisce la luce del giorno.
Questo effetto risulta ancora più evidente grazie all’utilizzo del colore nero per i pannelli di tamponamento del complesso dedicato alla produzione.
La speciale attenzione dedicata al rispetto ambientale è rinvenibile sia nella scelta dei materiali, come l’acciaio appunto, che è elemento al 90% riciclabile, sia nell’utilizzo di impianti tecnologicamente avanzati come i pannelli fotovoltaici che garantiscono all’azienda piena autonomia energetica, consentendo la totale eliminazione dell’emissione di sostanze inquinanti.
Sempre in tema di risparmio energetico si è previsto anche un teleriscaldamento alimentato da una centrale a biomasse: trarre energia dalle biomasse consente di eliminare rifiuti prodotti dalle attività umane, produrre energia elettrica e ridurre la dipendenza dalle fonti di natura fossile come il petrolio.


NUOVA SEDE MATTEOGRASSI S.P.A.
Cliente | MATTEOGRASSI S.p.A.
Località | Giussano, Milano
Progettista | Piero Lissoni con Paolo Volpato, Samuel Lorenzi e Carlo Vedovello
Progetto strutturale | Studio Fiscon
Anno fine dei lavori | 2010
Dati dimensionali | area di intervento 20.000 mq
Struttura metallica e involucro | Stahlbau Pichler srl

FONTE Fondazione Promozione Acciaio
FOTO Oscar da Riz

ph. Oscar da Riz
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Acciaio, estetica e tecnologia

Piero Lissoni a Giussano