Porta Susa a Torino | Ph. Mathieu Vigneau
Organizzata da Fondazione Promozione Acciaio in collaborazione con Made in Steel, la conference _L’architettura si libera con l’acciaio_ si struttura come un dialogo tra progettisti e costruttori sul tema delle opportunità derivanti dall’utilizzo dell’acciaio nel comparto Building.
La parola ai rappresentanti di due grandi professionalità, fondamentali per il comparto e assolutamente autorevoli in materia: architetti ed ingegneri. Un’intervista doppia all’Ing. Raffaele Solustri del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e all’Arch. Alessandro Marata del Consiglio Nazionale degli Architetti.


Un progetto building all’interno di Made in Steel, era ora?
Solustri _ Quando si parla del materiale acciaio ogni ingegnere non può che rivolgere il suo pensiero alle strutture in acciaio; per la sua formazione ogni strutturista “è stato istruito” in modo da poter “leggere” il flusso delle tensioni all’interno di un edificio, in maniera da realizzare uno scheletro portante la cui ossatura trova il suo più naturale sviluppo nel materiale acciaio soprattutto per le sue proprietà “simmetriche” (analoga resistenza a compressione e trazione) ed isotrope.
Mi sembra quindi “naturale” che quando si parli di Steel si parli anche di “Building”, pertanto, credo che il progetto building inserito all’interno di Made in Steel sia estremamente positivo.

Marata _ Come architetto, trovo immediato l'accostamento tra strutture metalliche e architettura. Che un edificio sia costruito in acciaio mi sembra un fatto naturale e scontato. Ben venga una comunicazione che renda evidente questo fatto anche agli architetti più legati alla tradizione costruttiva artigianale e muratoriale.


Quali sono i vantaggi in termini di progettazione derivanti dalla scelta dell’acciaio?
S _ L’acciaio costituisce il materiale strutturale con il più vasto spettro di applicazione nel campo delle costruzioni grazie alle sue proprietà meccaniche di rigidezza, resistenza e duttilità. Da un punto di vista meccanico presenta valori di sollecitazione a rottura e snervamento elevati sia a trazione che compressione; ha inoltre caratteristiche chimiche, fisiche e meccaniche note e ben definite, catalogate e riproducibili. E’ un materiale omogeneo ed isotropo che permette una migliore e più affidabile modellazione delle strutture e allo stesso tempo una più fedele rappresentazione del comportamento reale della struttura stessa.
Analogamente, da un punto di vista statistico le caratteristiche meccaniche del materiale acciaio evidenziano incertezze ridotte che hanno permesso di riportare nella normativa una minore riduzione della resistenza di calcolo: si ha, infatti, un gamma di circa un 30% inferiore a quello del cemento armato (1.15 contro 1.5 del c.a.). A tali aspetti si aggiunge l’adattabilità al ciclo industriale che permette di disporre di prodotti in serie congeniali alle esigenze dell’ingegnere.
I prodotti in acciaio sono a tutti gli effetti degli elementi prefabbricati industrialmente ed atti ad essere consegnati in cantiere per le fasi di assemblaggio finale.
Ciò permette agli operatori del settore il pieno controllo della qualità del materiale e la sua tracciabilità nei diversi passaggi della catena di produzione, una facilità di gestione nel cantiere, una maggiore sicurezza delle condizioni di lavoro ed una maggiore velocità di avanzamento dei lavori indiscutibilmente superiore alle altre tipologie costruttive.
Per la committenza questi aspetti si traducono molto spesso in una riduzione dei tempi di consegna dei manufatti finali.
Grazie alla sua completa riciclabilità, in caso di dismissione dell’edificio, l’acciaio risulta essere uno dei materiali più idonei al riutilizzo, sia per essere riqualificato come struttura esistente oppure per essere riedificato in altro sito. A tal proposito alcuni dati recenti provenienti da fonti autorevoli europee citano i profilati metallici come prodotti per i quali si ha un tasso di riciclo prossimo al 98%, percentuale irraggiungibile per qualsiasi altro prodotto edile in commercio.
Inoltre, a differenza del cemento armato, ci troviamo di fronte ad una modalità di costruzione “a secco” che limita la produzione di polveri, di disagi acustici e di movimentazione di mezzi nel cantiere, fattori sempre più apprezzati specie per l’edificazione prossima ai centri abitati.
Infine, la leggerezza intrinseca delle costruzioni metalliche consente una notevole riduzione dei pesi degli elementi strutturali principali con una conseguente riduzione dei carichi in fondazione il che comporta con notevoli benefici economici.

M _ L'acciaio è, tra i tradizionali materiali per costruzioni, certamente quello tra i più efficienti dal punto di vista delle caratteristiche fisico-meccaniche. Questa peculiarità consente all'architetto molta libertà espressiva, unita ad una notevole flessibilità. Le costruzioni a secco consentono, poi, un ottimo controllo a monte del cantiere, a favore della qualità del risultato finale.


Com’è la situazione italiana per quanto concerne l’utilizzo dell’acciaio in edilizia rispetto a quella di altri Paesi europei come la Germania o la Francia ad esempio?
S _ Credo che in Italia l’utilizzo del materiale acciaio per uso strutturale vada sicuramente incrementato in quanto, ad oggi, per una serie di motivi non ultimo anche per quello culturale, viene poco utilizzato. Infatti, in Germania è sufficiente visitare Berlino per rendersi conto di come l’acciaio sia stato scelto come forma espressiva del nuovo e/o del moderno e come non si abbia timore nell’accostarlo all’antico (vedi la cupola di vetro sopra il Palazzo del Reichstag); pensando alla Francia, analogamente, mi viene subito in mente il Centro Culturale Pompidou “Beaubourg” progettato dall’italiano Renzo Piano, edificio realizzato in acciaio a Parigi in pieno “centro storico” a dimostrazione della diversa impostazione culturale rispetto al nostro paese dove, la sua realizzazione avrebbe sicuramente trovato delle difficoltà.

M _ “In Inghilterra, Francia e Germania l'evoluzione delle tecniche costruttive è strettamente connaturata con il processo edilizio, sia in ambito progettuale che in quello realizzativo. In Italia continua a prevalere la cultura della costruzione tradizionale: di conseguenza l'innovazione tecnologica stenta a farsi strada e rimane in un ambito di nicchia. In Italia un esempio su tutti: per la storia, l'edificio della Rinascente, di Franco Albini e Franca Helg, costruito più di mezzo secolo fa. Per i nostri giorni, la nuova sede del Sole 24 Ore di Renzo Piano.


Progetto in acciaio: il pensiero corre a …. ?
S _ Quando penso ad un progetto in acciaio il pensiero va ad una piacevole esperienza che riguarda il “restauro ed il recupero” di una ex Fornace Hoffman del 1870 in Maiolati Spontini, Provincia di Ancona la mia Provincia, dove si sono realizzati tutti gli impalcati di piano e la copertura con struttura in acciaio e orizzontamenti in legno. L’acciaio in questo caso disegna una trama leggera che interagisce con l’edificio storico nel pieno rispetto delle sue preesistenze.
Le travi, disposte a raggiera nella parte absidale e parallele lungo le pareti, convergono verso il fulcro della composizione raffigurato dalla ciminiera della fornace che fuoriesce dall’edificio e ne rappresenta simbolicamente il passato. Progetto che peraltro è stato premiato con la Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2009 alla Triennale di Milano.

M _ Libertà, affidabilità, sicurezza, innovazione tecnologica.


Terremoti: l’acciaio è una buona soluzione?
S _ L’acciaio è senz’altro una buona soluzione. Infatti, dal un punto di vista della risposta sismica, il materiale acciaio risulta essere dotato di vantaggi non trascurabili, quali l’elevata resistenza e la notevole leggerezza dei suoi elementi strutturali con una conseguente riduzione dei carichi gravitazionali e sismici.
Credo che il buon comportamento delle strutture in acciaio in occasione di eventi sismici sia ormai comprovato dall’esperienza e dalla diffusione che tali costruzioni hanno avuto soprattutto in paesi come Giappone e America dove i terremoti sono molto frequenti.
L’acciaio permette di realizzare strutture che, attraverso la deformazione plastica controllata ed affidabile di alcune zone specifiche, riescono a dissipare parte dell’energia sismica in ingresso. Tale possibilità consente di considerare forze di progetto ridotte anche per le fondazioni, rispetto all’uso di strutture non dissipative con una conseguente riduzione dei costi di costruzione. La realizzazione di strutture dissipative in acciaio rappresenta dunque il modo migliore per resistere all’evento sismico.

M _ Penso che l'acciaio rappresenti un’ottima soluzione per costruire in zona sismica, soprattutto in virtù delle sue eccellenti caratteristiche di resistenza meccanica ed elasticità e della rapidità di montaggio in cantiere, anche con avverse condizioni meteorologiche.

FONTE Fondazione Promozione Acciaio

 
 
 Ing. Raffaele Solustri - CNI  Arch. Alessandro Marata - CNA

 

Acciaio e building

Il punto di vista di ingegneri e architetti