Le
“Linee di Indirizzo per il miglioramento dell’efficienza energetica nel patrimonio culturale. Architettura, centri e nuclei storici ed urbani” forniscono indicazioni per valutazione e miglioramento delle prestazioni di tutti i beni tutelati con riferimenti alle norme italiane in materia. Redatte al fine di fornire indicazioni operative sia ai progettisti sia al personale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo si propone come uno
strumento per la valutazione della prestazione energetica dell’edificio storico nelle condizioni esistenti e definendo i criteri operativi per il progetto degli eventuali interventi di riqualificazione energetica, opportunamente calibrati sul rispetto delle specifiche peculiarità del patrimonio culturale.
Per le Istituzioni, invece, le Linee Guida rappresentano uno strumento scientifico snello, in grado di coniugare rigore scientifico e aggiornamento tecnico sulla materia, così da consentirgli, anche in tale campo, di interloquire con piena consapevolezza con i progettisti o i proponenti.
Le Linee d’indirizzo affrontano anche le delicate ricadute di un uso efficiente dell’energia per la conservazione e la protezione dei centri e dei nuclei storici e dell’architettura rurale ai fini paesaggistici e sulla qualità dell’intervento contemporaneo per la riqualificazione degli edifici e dei nuclei urbani, ritenendo tali tematiche strettamente interconnesse, se non indissolubili, rispetto a quelle dei beni architettonici sottoposti a tutela.
Il documento pone particolare attenzione al tema della
diagnosi energetica in quanto uno dei processi fondamentali della riqualificazione energetica degli edifici, per cui le Linee Guida definiscono in modo chiaro e univoco scopo e modalità di esecuzione. A conferma di ciò il CEN ha recentemente pubblicato la norma UNI CEI EN 16247-1 che è la prima di una serie dedicata all’argomento e che definisce la diagnosi energetica come “verifica sistematica ed analisi degli usi e dei consumi di energia di un sito, edificio, sistema o organizzazione con l'obbiettivo di identificare e documentare i flussi di energia e il potenziale per miglioramenti di efficienza energetica”.
Il documento stilato, disponibile in formato digitale sui siti del MIBACT e della Direzione generale BEAP, non detta soluzioni pronte all’uso, né prescrive metodologie a carattere vincolante, in considerazione sia delle peculiarità dei beni interessati sia della naturale evoluzione nel tempo delle tecnologie adoperate e dei futuri aggiornamenti normativi, ma può solo guidare l’intelligenza e la sensibilità del personale e dei progettisti per il raggiungimento istituzionale primario della protezione e conservazione del patrimonio culturale, ottimizzandone, laddove possibile, il livello di prestazione energetica.
beap.beniculturali.it