L’Italia è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo, per la frequenza dei terremoti che hanno storicamente interessato il suo territorio e per l’intensità che alcuni di essi hanno raggiunto. La sismicità della Penisola italiana è legata alla sua particolare posizione geografica situata nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella eurasiatica caratterizzata da una situazione tettonica complessa che genera forti spinte compressive e tensioni che si scaricano sotto forma di terremoti. La microplacca adriatica viene subdotta da est verso ovest sotto l‘Appennino, mentre contemporaneamente ha luogo la collisione della placca africana con quella euroasiatica.
Il terremoto si manifesta come un rapido e violento scuotimento del terreno e avviene in modo inaspettato, senza preavviso purtroppo con conseguenze spesso drammatiche, in termini di danni materiali, di vittime e popolazione coinvolta.
Le sollecitazioni sismiche determinano delle forti accelerazioni, di breve durata, in direzione sia orizzontale che verticale. E sono proprio le accelerazioni orizzontali nel caso di eventi di forte entità che possono provocare dei cedimenti strutturali degli edifici. Data l‘impossibilità fino ad oggi di prevedere in modo sicuro il momento e l‘entità dell‘energia liberata dai terremoti, questi hanno continuato a provocare numerose vittime a causa dei danni strutturali delle costruzioni. Pertanto, per poter garantire un‘adeguata tutela contro i terremoti nelle zone sismiche, gli edifici devono essere progettati e costruiti con particolari requisiti antisismici.
Non solo le nuove costruzioni devono essere oggetto di una attenta progettazione ma anche e soprattutto il patrimonio esistente necessita evidentemente di interventi adeguati per il miglioramento dei requisiti minimi di sicurezza.
Consolidamento di murature
Le opere murarie, siano esse in pietra, laterizio o in materiali misti, presentano spesso stati di degrado dovuti ad eventi sismici o a un naturale decadimento delle caratteristiche proprie dell’edificio che richiedono interventi di consolidamento strutturale poco invasivi, compatibili e rispettosi delle specifiche storiche ed architettoniche del manufatto su cui si va a operare. RÖFIX ha sviluppato prodotti e sistemi per il miglioramento strutturale degli edifici esistenti e per la prevenzione delle nuove costruzioni in zone di pericolosità sismica.
ROFIX Belit Solido. Intonaco armato per il consolidamento strutturale
Si tratta di una malta intonaco di calce idraulica naturale priva di cemento ad alta resistenza meccanica, applicabile a mano e a macchina, particolarmente indicata per realizzare intonaci armati di consolidamento strutturale. Conforme alla EN 998-1 e EN 998-2. RÖFIX Belit Solido contiene solo leganti naturali, che conferiscono elevata permeabilità al vapore acqueo. Composto da disilicato di calcio Roman Cement (NHL15) e calce idraulica naturale, grazie a cui è possibile ottenere intonaci armati naturali traspiranti idonei anche per applicazioni su murature umide e degradate dal tempo. Totalmente naturali ed eco-compatibili, sono dunque conformi ai requisiti della bioedilizia e delle Soprintendenze per i Beni Culturali: è proprio in virtù di una composizione così ricercata che il prodotto ha dato prova di una traspirabilità e di una compatibilità con le murature di valore storico.
Malta intonaco di calce idraulica naturale priva di cemento
Per il consolidamento strutturale delle murature