La cascina Don Guanella, da generazione di proprietà della famiglia Gavazzi di Valmadrera era parte integrate del sistema agricolo - manifatturiero proprio della filatura della seta, di cui i Gavazzi sono stati indiscussi protagonisti in particolare nel XVIII secolo. In luoghi come questo veniva infatti coltivato il gelso, le cui foglie servivano per il nutrimento del baco da seta, allevato nelle vicine filande. Un luogo ricco di storia e riferimenti, sia dal punto di vista agricolo, sia dal punto di vista dell’architettura rurale pedemontana.
Il progetto di trasformazione prevede la valorizzazione delle potenzialità presenti sul posto attraverso il recupero architettonico e funzionale della vecchia cascina.
La ristrutturazione della cascina seguirà metodologie e tecniche di architettura naturale e sostenibile attraverso:
• utilizzo di tecniche e materiali naturali e derivati dalla tradizione costruttiva quali calce idraulica naturale, coccio pesto, legno, laterizio, fibre vegetali
• gestione dell’acqua attraverso sistemi di recupero e raccolta dell’acqua piovana ad uso irriguo, allevatorio e domestico, la depurazione delle acque reflue attraverso sistemi di fitodepurazione, Il risparmio idrico attraverso opportuni sistemi domestici (erogatori miscelati con aria, doppie pulsantiere per wc ...) e aziendali
• progettazione bioclimatica, impianti di riscaldamento a irraggiamento, Utilizzo di energie rinnovabili quali il solare termico e fotovoltaico, il micro eolico, la geotermia, biomassa e biogas.
Una donazione di calcestruzzo pozzolanico, prodotto innovativo inserito da poco nella gamma in sacco di Holcim e di cemento 32,5 per sostenere la realizzazione dei laboratori della Cascina don Guanella di Lecco, dedicata ai minori a rischio di emarginazione.
“L'obiettivo è coltivare l’accoglienza e la cura, la formazione e l’inserimento lavorativo di giovani a grave rischio di esclusione sociale. Grazie ai prodotti donati dall’azienda Holcim (Italia) SpA, si sono potuti portare a termine i lavori per ripristinare i muri di sostegno dei preziosi terrazzamenti di cui è ricca la proprietà, che permettono un ottimo sviluppo del vigneto esistente” dichiara Don Agostino Frasson, direttore dell'istituto don Guanella. Sempre grazie al cemento donato, si è realizzato il lastrico che introduce alla stalla, rivelatosi prezioso per proporre attività di vendita dei prodotti dell’orto, ma anche per la posa di tavoli e sedie nelle iniziative di festa e di raccolta fondi sul progetto. Il calcestruzzo pozzolanico è stato utilizzato nello specifico per la copertura tubazioni e muretti della zona laboratori e per la pavimentazione degli stessi, oltre che per i muri di cinta e le fondazioni della serra che ospiterà le colture idroponiche. Allo stesso modo, grazie alla donazione Holcim, si sono potuti realizzare i corridoi a cremagliera su cui far salire in sicurezza i mezzi agricoli verso i terrazzamenti più alti e altrimenti irraggiungibili, facilitando di gran lunga il compito degli operatori. Si stanno infine costruendo la porcilaia e la “stalletta del becco”, attraverso l’uso del cemento stesso, della pietra e del legno.
Particolare cura si darà alla preservazione dell’identità storica e paesaggistica del luogo. Tutti gli interventi, sia di recupero dell’esistente sia le nuove costruzioni seguiranno principi di inserimento armonico nel paesaggio locale e nella cultura costruttiva tradizionale.
Cascina Don Guanella
Il progetto di valorizzazione e trasformazione