Procedere in modo intelligente all’analisi della vulnerabilità sismica e all’adeguamento delle strutture: è possibile tramite i software AMV che, nel pieno rispetto delle normative, consentono al progettista di lavorare con un supporto di grande flessibilità. Ecco tre esempi.
> Il primo lavoro, realizzato dall’ing. Paolo Sammarini di Rimini, affronta le verifiche statiche e di vulnerabilità sismica di un edificio situato nel comune de L’Aquila. I controlli dei meccanismi duttili e fragili hanno evidenziato significative carenze in campo statico; si è poi individuato il tempo di ritorno dell’azione sismica, che provoca la crisi di un meccanismo strutturale, e quindi ricavata la conseguente azione sismica. A tale valore è associabile un tempo di intervento, ovviamente molto basso data la debolezza strutturale iniziale. Ne è conseguito un immediato intervento per la messa in sicurezza statica dell’edificio, a cui dovrà seguire un programma di interventi per il miglioramento sismico.
> Il secondo elaborato riguarda l’esame delle torri piezometriche inserite nella rete di distribuzione idrica dell’area emiliana. In occasione del recente sisma, alcune di esse sono state visibilmente danneggiate e l’analisi eseguita dall’ing. Maurizio Biancardi di Sermide, sia con metodi lineari che non lineari, ha confermato la necessità di demolizione. Per una delle torri esaminate è invece risultato possibile procedere al recupero strutturale. Il progetto di adeguamento sismico ha dato esiti positivi: la vecchia struttura portante, grazie ad un nuovo controtelaio in cemento armato e acciaio, nonchè ad alcuni interventi di rinforzo realizzati con materiali compositi e progettati dal software Verifiche e Rinforzi di AMV, potrà essere mantenuta in servizio.
> L’ultimo lavoro da segnalare è la tesi di laurea dell’ing. Luca Dal Toè di Conegliano, che ha studiato la vulnerabilità sismica e l’adeguamento di Palazzo Cosulich a Venezia. Stabilito lo stato di fatto mediante un progetto simulato, si è poi determinato l’indice di vulnerabilità sismica come rapporto fra il tempo di ritorno sismico critico per i meccanismi strutturali e il tempo di ritorno di riferimento. Infine si è ipotizzato un intervento di adeguamento: data la modesta resistenza dell’attuale sistema a telaio, si è pensato all’introduzione di un vano scale, con notevoli benefici per l’intera struttura, e al rinforzo delle travi con fibre di materiali compositi.
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