I materiali cementizi decorativi sono stati impiegati dal secolo scorso per diversi scopi, tra i quali anche il restauro di finiture in pietra; ne sono un esempio, quelle presenti sulle facciate della chiesa di San Fedele a Milano, costruita a partire dal sedicesimo secolo, caratterizzata dalla presenza della pietra d’Angera di colore giallo o rosa, che ha subito diversi interventi di restauro.
La principale preoccupazione dell'industria delle costruzioni è la sostenibilità delle strutture in calcestruzzi; la sostituzione del clinker fino al 65% è permesso dagli standard europei ma l'utilizzo di questi nuovi cementi di miscela è ancora limitato a causa della maggiore velocità di carbonatazione e della conseguente incertezza sulla corrosione delle armature.
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano in collaborazione con ATE, Associazione Tecnologi per l’Edilizia organizza l’incontro con il prof Franco Braga dal titolo: "L'unitarietà della progettazione nell’attuale panorama normativo - verso la nuova Circolare: dalla sicurezza per pochi a meno rischi per tutti".
Mercoledì 13 dicembre 2017, Aula Rogers - Politecnico di Milano
Il progetto per mettere in sicurezza i ponti stradali e fornire una soluzione per il loro adeguamento strutturale con materiali compositi fibro-rinforzati per ridurre al minimo le demolizioni e velocizzare le operazioni di cantiere.
Nel nuovo numero di Structural_settembre/ottobre, pubblicato nella sezione MAGAZINE, alcuni articoli in tema di corrosione del calcestruzzo approfondiscono aspetti di diagnostica, metologie di intervento con protezione catodica in un caso studio riguardante un'area archeologica e in materia di caratterizzazione di cementi decorativi. Completano il numero alcuni contributi sulla sismica di edifici storici e sulla vulnerabilità, classificazione e normativa.
La fragilità, la bassa tenacità, l’elevata dispersione della sua resistenza a trazione, la rottura anche per bassi stati tensionali, rendono difficoltoso l’impiego del vetro nelle applicazioni strutturali, rese possibili solo dalle innovazioni tecnologiche degli ultimi decenni.
Il Regolamento UE n. 305/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 marzo 2011 fissa le condizioni per l'immissione o la messa a disposizione sul mercato di prodotti da costruzione stabilendo disposizioni armonizzate per la descrizione della prestazione di tali prodotti in relazione alle loro caratteristiche essenziali e per l'uso della marcatura CE sui prodotti in questione.
Una monografia, edita da Skira, che attraverso immagini di cantiere, disegni e schemi, in cui sono presentati due grandi progetti italiani: la Torre Generali a Milano, di Zaha Hadid Architects, e la nuova sede BNL a Roma, di 5+1 AA; oltre a una serie di scritti teorici e un regesto di altre opere. Lungo tutto questo percorso per immagini scorre un'originale riflessione sulla relazione tra atto creativo e metodologia progettuale: gettando luce sul ruolo e la responsabilità del progettista.
La recente entrata in vigore del D. Lgs. 106/2017 (vigente dal 09/08/2017), che disciplina l’adeguamento della normativa nazionale al suddetto regolamento, abrogando definitivamente e sostituendo il DPR n. 246/1993 (Regolamento di attuazione della Direttiva 89/106/CEE), ha in qualche modo risvegliato l’attenzione degli addetti al settore su una pratica ormai in vigore da più di venti anni.
Con l’introduzione in campo nazionale della Norma UNI 7697:2015 – Criteri di sicurezza per le applicazioni vetrarie, si è data ancora più importanza alla scelta delle vetrate stratificate di sicurezza da utilizzarsi nelle diverse e più comuni applicazioni.
La progettazione architettonica ha da sempre coinvolto lo studio di nuove soluzioni tecnologiche. Il progetto del “Hospital Universitario Rey Juan Carlos” è un esempio recente di un sistema di facciata complesso e che applica soluzioni non tradizionali.
L’obiettivo principale del Progetto Europeo “S+G - Innovative Steel Glass composite structures for high-performance building skins” è stato la progettazione di celle in vetro-acciaio, di forma curva, per il rivestimento di facciate e coperture di forma libera.
I giorni in cui la sostenibilità di un progetto di costruzione era una questione di misure ad hoc sono trascorsi – ora l’edilizia sostenibile è diventata sistematica e specifica. Ciò è stato ampiamente testimoniato dai risultati dei LafargeHolcim Awards nella regione Europa: il primo premio è stato condiviso da due progetti a Bruxelles, entrambi eccellenti in termini di multifunzionalità.
Le più recenti tendenze architettoniche si stanno muovendo, negli ultimi anni, verso l’utilizzo di involucri edilizi di forma libera, realizzati con pannelli in vetro stratificato curvo che possono essere ottenuti tramite "cold-bending", vincolando il pannello stesso nella forma desiderata.
Un aspetto peculiare del vetro, generalmente trascurabile per i più comuni materiali strutturali, è la dipendenza della resistenza dall’area sottoposta a tensioni di trazione e dallo stato tensionale: maggiore è l’area sottoposta a tensioni di trazione, maggiore sarà la probabilità di trovare una cricca in condizioni critiche.
Si presenta un approccio unificato per la verifica di stabilità di elementi in vetro strutturale sottoposti a svariate condizioni di carico e vincolo. L’approccio proposto, sviluppato sulla base della teoria di Ayrton-Perry, è attualmente implementato nel Documento Tecnico italiano CNR-DT-210/2013.